Milano

Il caso Feltrin-Confindustria si allarga al suo consiglio

a cura della redazione

Che cosa succederà con tutti questi rappresentanti? Confindustria vuole chiudere la vicenda e "perdonare" tutti i ribelli?

Il caso Feltrin-Confindustria si allarga al suo consiglio

Si chiamano frutti avvelenati. La lunga lite tra Claudio Feltrin, presidente dell'associazione confindustriale FederlegnoArredo (FLA) e Confindustria stessa, produce effetti più o meno ogni giorno. La vicenda, che Affaritaliani.it Milano ha raccontato per primo, è ora abbastanza chiara. Claudio Feltrin caccia tre presidenti di associazioni sottoposte a FLA (è una sorta di grande piramide con in cima Confindustria). Queste cacciate vengono ritenute illegittime. Confindustria si arrabbia e chiede a Feltrin di fare marcia indietro, minacciandolo di espulsione. Feltrin tiene duro e insiste, Confindustria lo caccia. Feltrin fa causa a Confindustria chiedendo 200mila euro. Feltrin perde. Fin qui, è il nome Feltrin a ricorrere più di ogni altro.

Feltrin continua a girare l'Italia, accolto - incredibile a dirsi - da altre associazioni confindustriali

Ma ci sono anche altri attori. Perché malgrado sia stato dichiarato decaduto da Confindustria, Feltrin continua a girare l'Italia, accolto - incredibile a dirsi - da altre associazioni confindustriali. Sempre Affaritaliani.it Milano aveva dato conto di come Feltrin si fosse recato, accolto con tutti gli onori, da Confindustria Veneto e da Confindustria Pesaro-Urbino. E chi è il vicepresidente di Confindustria Pesaro-Urbino? Un imprenditore chiamato Vittorio Livi.

Livi da proboviro di FederlegnoArredo ha supportato Feltrin nella cacciata dei tre presidenti

E chi è Vittorio Livi? Dal 2020 è proboviro di FederlegnoArredo. Livi da proboviro di FederlegnoArredo ha supportato Feltrin nella cacciata dei tre presidenti e si è schierato contro Confindustria nella contesa, pur rimanendo rappresentante di Confindustria a Pesaro Urbino. E invitando Feltrin con tutti gli onori anche se Confindustria l'aveva dichiarato decaduto. Insomma, pare proprio che in Confindustria ognuno faccia quel che gli pare, con l'anarchia che regna sovrana. Quello che mormorano alcuni iscritti è che si può essere proboviro contro Confindustria e al tempo stesso rappresentante di Confindustria. Il caso di Livi tuttavia non è l'unico.

Nell'intricata vicenda tra Feltrin e Confindustria hanno partecipato in molti

Perché nell'intricata vicenda tra Feltrin e Confindustria hanno partecipato in molti. Ad un certo punto della questione i probiviri di Confindustria "minacciano" Feltrin di espulsione se convocherà un consiglio generale di FederlegnoArredo. Feltrin tira dritto e lo convoca. I probiviri scrivono a tutti i consiglieri che quella riunione è illegittima, che è sbagliata. Ma i consiglieri si presentano. E non sono pochi. La cosa interessante è che alcuni di questi rappresentano Confindustria - alla quale sono stati ribelli - in altri frangenti. C'è chi, come Denise Archiutti, siede nel consiglio generale di FLA e al contempo nel consiglio di presidenza di Veneto Est. Idem per Barbara Minetto e Andrea Bazzicchetto, Giovanni Anzani fa parte di Confindustria Como, Gianluca Marvelli di Varese e poi, ovviamente, Vittorio Livi.

Che cosa succederà con tutti questi rappresentanti? Confindustria vuole chiudere la vicenda e "perdonare" tutti i ribelli? Si aspetta il nuovo presidente per dirimere la questione, che ancora pare caldissima.







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