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Il caso Termigas a Roma. Bad company e good company. Inside

Il caso Termigas a Roma. Bad company e good company. Inside

di Fabio Massa

Termigas, ovvero il grande pasticcio. Grande o grandissimo? Forse, grandissimo. Potenzialmente pericoloso. E - soprattutto - un caso che potrebbe arrivare rapidamente a Roma considerando che un quota del 13 per cento, indirettamente, è patrimonio pubblico e dunque di tutti. Ma andiamo per ordine.

RIASSUNTO DELLE ULTIME PUNTATE/ Termigas è una società che riunisce il bel mondo, i vip dell'imprenditoria bergamasca. Ma in particolare due. Il cavalier Domenico Bosatelli, fondatore della Gewiss e Alberto Bombassei. Termigas ha in pancia molte operazioni, alcune di grande portata e di grande impatto sulla città. Termigas è in grandissima difficoltà economica. Al punto che è stato chiesto il concordato preventivo per non portare tutti i libri in tribunale. Il 30 gennaio, ai soli giornali locali viene diffusa una nota stampa: "Tenuto conto degli scenari di mercato che non permettono di sostenere un piano industriale affidabile e perseguibile, sufficiente a garantire la continuità dell’azienda, gli azionisti della Misma Partecipazioni Spa – pur consapevoli della gravità delle conseguenze, anche di natura sociale, di tale decisione – si sono visti costretti a desistere dall’effettuare ulteriori interventi a supporto della Termigas Spa, dando mandato ai propri professionisti di valutare ogni possibile soluzione. Tale mandato è stato conferito a suo tempo al fine di porre in essere tutte quelle attività necessarie a salvaguardare le posizioni dei dipendenti, dei creditori e i contratti in essere. All’esito delle valutazioni svolte, gli advisors hanno ritenuto, in accordo con il Consiglio di Amministrazione della Termigas, di dover adire alla procedura di concordato preventivo, avendo precedentemente assicurato la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali della controllata Termigas Service Srl. La richiesta di preconcordato è stata presentata nella giornata di mercoledì 30 gennaio al Tribunale Fallimentare di Bergamo”. Misma partecipazioni, ovvero Finbo e Polifin, le due finanziarie che fanno capo rispettivamente a Alberto Bombassei e Domenico Bosatelli.

SPUNTA PERCASSI/ Domenico Bosatelli è socio di Francesco Percassi. Il 29 giugno 2018 l'Eco di Bergamo (QUI) annuncia l'ingresso nel capitale con una quota del 40 per cento. "L’accordo con Impresa Percassi (società appartenente al gruppo Immobiliare Percassi), guidata da Francesco Percassi è stato siglato giovedì con Polifin Spa, holding di partecipazione che controlla, tra le altre, Gewiss e Grupedil, promotrice dell’innovativo intervento di riqualificazione Chorus Life", scriveva l'Eco. Lo stesso Percassi, nello stesso giorno in cui viene presentata la richiesta di preconcordato, ha annunciato la stipula di "un contratto di affitto con opzione all’acquisto avente ad oggetto il ramo d’azienda di Termigas Service Srl, società attiva da anni nei servizi di Manutenzione e Facility Management di impianti industriali, civili e ospedalieri" (QUI). Dichiara Percassi: "“L’operazione – dichiara il Presidente Francesco Percassi – riveste una grande importanza per il nostro Gruppo e siamo fiduciosi, pur consapevoli dell’impegno richiesto, di poter creare ulteriori prospettive sia industriali che occupazionali di lungo periodo, forti del know-how di Termigas Service". 

LA GALLINA/ Ma che cos'è Termigas Service? E' una società controllata da Termigas. Guardiamo i bilanci. Un milione di euro di capitale sociale, di fatto è controllata dalla Misma partecipazioni. Dunque, Bosatelli. Il socio di Percassi. Andiamo avanti. Il bilancio, a fronte di un passivo mostruoso della società madre, Termigas, è lievemente in attivo (180mila euro circa). Dunque la società è sana, con un valore della produzione che sfiora i 20 milioni. Di fatto, l'opzione esercitata da Percassi sfila a Termigas una società sana. Giusto? Sbagliato? Difficile dirlo. Di certo è una questione che non è privata, né riguarda solo i soci privati. Perché nel capitale della società mandata in concordato preventivo figura con circa il 13 per cento Simest. Che cos'è Simest? Simest è la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane all'estero. Partecipata al 76 per cento da Sace, che a sua volta è interamente controllata da Cdp, che in pancia ha anche le più grandi aziende energetiche italiane e non solo. Insomma, per vie traverse, lungo i rivoli dei bilanci, lo Stato con Termigas ha a che fare. E pare che a Roma le ultime operazioni non siano passate inosservate.

fabio.massa@affaritaliani.it

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