Milano
Il Comune "sfratta" la Film Commission. Addio alla sede di Corso San Gottardo

Milano ama il cinema, tanto quanto ama i telefilm. Però la produzione non è roba delle terre sotto la Madonnina
di Fabio Massa
Non si sono mai amate molto, Milano e il cinema. E questo è strano, per dirla tutta. Eppure Milano ama il cinema, tanto quanto ama i telefilm. Però la produzione non è roba delle terre sotto la Madonnina, pare. Ed è un peccato, a dirla tutta. L'ultimo caso riguarda la Film Commission, che - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, è stata sfrattata. Il Comune di Milano, socio fondatore dell’ente pubblico che opera per attirare in città e in regione l’economia dell’industria cinematografica e audiovisiva favorendo la realizzazione di film, fiction, spot pubblicitari, ha infatti deciso di togliere il comodato d’uso della sede di Corso San Gottardo.
Addio Corso San Gottardo. Secondo le informazioni, la convenzione valida fino a maggio impegnava il Comune al versamento di un contributo economico annuale all’ente partecipato di 100.000 euro e alla messa a disposizione della sede. Quest’ultima condizione verrà però stralciata in occasione del rinnovo delle condizioni, sfrattando di fatto la Film Commission dalla sua sede operativa e senza nessuna offerta di location alternativa.
Perché? Aumento dei costi? Scarsa operatività? Di certo da maggio aumentano le difficoltà per l’ente nato per attirare le produzioni cinematografiche e audiovisive sul territorio di Milano, ultimo atto di una passione mai stata troppo accesa da parte dell’amministrazione comunale nei confronti del comparto audiovisivo, che da anni lamenta tasse di occupazione del suolo pubblico ingiustificatamente elevate per chi decide di girare scene di film e video nel capoluogo lombardo. A livello internazionale, ad esempio, ci sono agevolazioni con gli hotel per l’ospitalità di attori e troupe o permessi gratuiti per la sosta nelle strisce blu/gialle. A Milano nulla. E qualcosa vorrà pur dire.
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it