Milano

Il fronte del No? Un movimento. E Speranza arriva a Milano...

Si prepara a Milano una iniziativa che aggreghi tutte le anime del No al Referendum. Il ruolo chiave di Roberto Speranza, futuro candidato alle primarie Pd

di Paola Bacchiddu

Una grande iniziativa, a Milano, prevista per fine mese, che aggreghi tutte le anime, di sinistra ma non solo, attorno ai comitati per il no al Referendum, che si spendono per la difesa della Costituzione vigente.

E’ la risposta alla serie di incontri organizzati da SinistraxMilano, lo scorso weekend, e alle dichiarazioni sui giornali di Giuliano Pisapia, deciso a dare rappresentanza a un’anima di sinistra dialogante col governo e col premier Matteo Renzi. Progetto che scontenta molti militanti dell'area "arancione" dell'ex sindaco. Per ora gli invitati sarebbero esponenti locali, ma l’organizzazione è ancora in fase embrionale e non si escludono partecipazioni dei big nazionali.

Ma intanto come si organizzano i comitati per il no in città? Dopo l’evento al circolo pd di via Mecenate di ieri, saltato per le polemiche (ospite d’onore Valerio Onida), e l’iniziativa dei 250 tassisti, che espongono nelle loro vetture i cartelli per il No, Milano scalda i motori, forte dei sondaggi che registrano una costante crescita della quota di chi sembrerebbe intenzionato a bocciare la Riforma costituzionale, nel chiuso delle urne.

Stasera, dalle 21, all’auditorium Giovanni Paolo II Umberto Ambrosoli esporrà le ragioni del sì in un dialogo col magistrato Armando Spataro, forte del No. Mentre domani, alla Casa della Cultura, Onida, Agnoletto e altri relatori animeranno il dibattito “Il no fa bene alla salute”.

Anche Pippo Civati, ex piddino e oggi segretario di "Possibile", insieme all’antico compagno di battaglie politiche Giulio Cavalli, si confronterà il 18 al CAM di Garibaldi, dalle 20.30 nel Tour RiCostituente che sta girando l’Italia e farà tappa anche a Milano.

L’Anpi, invece, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla parlamentare pd Laura Puppato, il 24 darà abbrivio a una staffetta di 24 ore, che è possibile seguire direttamente in streming dal web, dove si alterneranno per un giorno intero gli interventi di costituzionalisti, attori, dirigenti ANPI, registi, studenti, musicisti. Dalle 18 del pomeriggio del 24 fino alle 18 del giorno successivo.

E a proposito di costituzionalisti, stasera Valerio Onida è invitato da Sinistra Riformista Milano, insieme al deputato del Pd Roberto Speranza, in una riflessione sulla Costituzione nella sala Mascagni dell’Hotel Andreola di via Scarlatti 24, dalle 18.

L’introduzione sarà affidata al consigliere regionale Massimo D’Avolio, coordinatore di Sinistra Riformista Milano, e da Arturo Bodini, con gli onorevoli Franco Monaco, Antonio Panzeri ed Eleonora Cimbro.

Il senso non è tanto quello di intendere la data del 4 dicembre come un appuntamento apocalittico, ma quello di ragionare su ciò che accadrà dopo, al di là dell’esito del referendum. In questo senso Roberto Speranza affronterà anche il tema della riforma dell’Italicum e della proposta avanzata da Cuperlo, che sembra non convincere tutti e su cui si è fatto un gran parlare sui giornali.

Ma quello su cui ci si concentrerà, in particolar modo, è l’agenda di una sinistra alternativa a Renzi  che pensi a una nuova politica del lavoro, a una profonda revisione del jobsact, a un serio piano di investimenti pubblici sulle piccole opere. Perché è pur vero che i destini politici del paese muteranno con l’esito del voto del 4, ma è altrettanto importante lavorare per rispondere alle richieste di quella valanga di elettori che si sono disaffezionati alla politica, così concentrata sulle propri piccole guerre di potere interne.

E qualcuno sussurra che proprio questo potrebbe essere l’embrione del futuro programma elettorale che Speranza proporrà quando si candiderà alle primarie del Pd, in vista di elezioni più importanti: quelle politiche del 2018. 







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