Milano

Il furore a due ruote, protesta per le piste ciclabili. Commento

Il sindaco Sala continua a disegnare piste ciclabili in città, ma sono tanti i problemi legati alle ciclabili e a farne le spese sono gli automobilisti

Il furore a due ruote, protesta per le piste ciclabili. Commento

L’unica giustificazione – e ci sta tutta – è che il sindaco abbia la testa altrove. La pandemia ha messo in ginocchio Milano e si può pensare che Beppe Sala stia cercando di dare alla metropoli degli affari un assetto nuovo, dopo la mazzata del Covid. Non si spiega altrimenti la febbre che sta divorando la giunta cittadina. Quella che ha portato a disegnare chilometri di piste ciclabili, che tolgono il poco spazio che c’è non solo alle automobili ma anche ai pedoni. Pensare poi di sostituire i mezzi pubblici (ancora a rischio affollamento) con bici e monopattino rasenta la schizofrenia. In viale Monza, a Milano gli operatori commerciali sono imbufaliti a causa della pista ciclabile voluta dal Comune. Dice educatamente Lucia Lamberto, presidente dell’Associazione Vivi Viale Monza (aderente alla Confcommercio milanese): Sulla scorta dell’esperienza che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questi primi mesi, ora siamo in grado di sottolineare con ancor più forza queste criticità che hanno certamente aggravato la situazione”.

Sono molti i problemi sollevati dalla pista ciclabile, l’elenco è lungo: parcheggi introvabili, stalli per il carico-scarico delle merci occupati da chi non ne ha titolo, sosta selvaggia a causa dello spazio che manca, monopattini e motorini che sfrecciano facendo barba e baffi ai pedoni. “In un momento di grande difficoltà per il commercio milanese – commenta Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano, che lamenta la pista davanti al negozio, in corso Buenos Aires – davvero non capiamo l’accanimento con provvedimenti che diventano punitivi non solo per gli operatori, ma anche per molti cittadini. Ribadiamo la nostra attenzione alla mobilità sostenibile e al confronto per le migliori soluzioni, ma la pista ciclabile di viale Monza si conferma una scelta sbagliata”. Per non parlare della ciclabile di via Monte Rosa, cantieri aperti per anni e ora le scritte sui muri del quartiere ne chiedono la soppressione. Peccato, perché un atteggiamento meno isterico avrebbe aiutato i milanesi ad avvicinarsi alle due ruote, senza considerarle un nemico.

 








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