Il Pd oggi sceglie Giorgio Gori. L'annuncio di Pisapia in coalizione - Affaritaliani.it

Milano

Il Pd oggi sceglie Giorgio Gori. L'annuncio di Pisapia in coalizione

Oggi saranno raggiunti degli obiettivi. Chiari e semplici. Le primarie? Una variabile di date e di nomi

di Fabio Massa

Oggi saranno raggiunti degli obiettivi. Chiari e semplici. Le primarie? Una variabile di date e di nomi. Ma intanto oggi, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, il centrosinistra dirà tre cose chiaramente nella riunione di maggioranza convocata per le ore 13. Primo: certificazione che Giorgio Gori è il candidato del Partito Democratico. Questo chiuderà le porte ad eventuali altre candidature, come quella - che si era ventilata - di Fabio Pizzul. Il quale peraltro è da luglio che chiede decisioni chiare sul tema primarie, senza chiedere nulla in cambio. Per la serie: vogliamo che sia Gori? Allora mettiamolo per iscritto e non se ne parli più. La seconda cosa che i dem esprimeranno oggi sarà il perimetro della coalizione, con il formale ingresso di Campo Progressista, che così - in terra lombarda - certificherà la spaccatura con Mdp, che per adesso sta ancora faticosamente cercando un nome da presentare. Pare che per le 13 un'opzione potrà essere messa sul tavolo. Ma non è detto. Di certo ci sarà battaglia sulla data, con Mdp che come è noto vuole fare le primarie due settimane dopo l'ultimatum del 3 dicembre fissato da Alessandro Alfieri. Il Pd è duro, sulla vicenda, poiché si ritiene che per dicembre inoltrato si rimetterà in movimento anche la politica nazionale, andando verso una fase di turbolenta campagna elettorale. Affastellare problema su problema in Lombardia non farebbe che complicare la vicenda. Che sia il 3 dicembre o il 17, in ogni caso in subordine ci saranno tre ordini di problemi. Il primo riguarda l'affluenza: una bassa affluenza a eventuali primarie potrebbe danneggiare prima di tutto il vincitore designato, ovvero Giorgio Gori. Il secondo ordine di problema è legato all'organizzazione: l'intera base dem è contraria a uno sforzo organizzativo imponente, ritenuto inutile. L'ultimo problema è economico: si ripagheranno anche questa volta le primarie per il candidato? Oppure la scarsa affluenza potrebbe portare a buchi nelle casse del partito? Tante incognite. Resta il punto: per tenere MDP ci vorranno le primarie. Su questo sono tutti d'accordo. E' tutto il resto che manca. Ma alle 13 verranno finalmente scoperte le carte. E qualcuno dovrà fare un passo indietro. Poi, alle 18, la direzione Dem.

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