Milano
Il Policlinico si dà all'agricoltura: nasce la "Filiera corta Cà Granda"
"Filiera corta Cà Granda": questo il nome del progetto con cui il Policlinico intende valorizzare il tesoro da ben 8.500 ettari di terreno di cui è proprietario: un patrimonio rurale che rende l'ente di via Sforza il maggior proprietario terriero di tutta la Lombardia, e frutto di secoli di donazioni e lasciti. Un tesoro tuttavia non pienamente sfruttato sino ad oggi, con ampie aree trascurate o con bonifiche in corso a causa della presenza di amianto. L'iniziativa coordinata da Fondazione Sviluppo, costituita negli scorsi mesi dal presidente dell'ospedale Giancarlo Cesana, è finanziata da Fondazione Cariplo e Regione con la partnership della Valle del Ticino e la collaborazione della Statale e prevede l'avvio di una filiera produttiva a chilometro zero, con il riso ed il latte delle cascine che si trovano sui terreni del Policlinico che forniranno l'ospedale dei propri prodotti. Ma il piano è ancora più ambizioso e prevede la nascita di una linea di prodotti biologici targati Policlinico, destinati alla distribuzione. Riso e latte saranno anche al centro di uno studio, con l'analisi dei livelli di glicemia e insulina dei pazienti prima e dopo l'assunzione degli alimenti.