Milano
Il progetto Navigli aperti prosegue: le risposte ai 92 quesiti dei milanesi
Percorso partecipativo sul Progetto Navigli: il Comune di Milano ha presentato le risposte ai 92 quesiti avanzati dai milanesi. Dalla movida al verde e...
Il progetto Navigli prosegue: le risposte ai quesiti dei milanesi
Mobilità, navigabilità, verde, gestione delle acque e un migliore accesso al Policlinico di via Sforza. Le richieste dei cittadini milanesi, raccolte nel corso del dibattito pubblico sul Progetto Navigli, sono state raggruppate in macro aree tematiche, esaminate e affrontate nella loro totalità e oggi, in una Sala Alessi gremita per l’occasione, è stato presentato il documento che racchiude l’esito delle controdeduzioni dell’Amministrazione.
All’evento hanno preso parte il Sindaco Giuseppe Sala, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini, il coordinatore del Comitato scientifico Navigli Antonello Boatti e i tecnici di MM, moderati dal coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon.
Ai cittadini è stato restituito un documento – consultabile e scaricabile a questo sito -, nel quale vengono ripercorse e affrontate le 92 istanze emerse durante il percorso partecipativo, a cui, tra giugno e settembre 2018, hanno preso parte oltre tremila persone in oltre 22 incontri.
Gli argomenti sono divisi in 16 aree tematiche: gli obiettivi e le finalità del progetto, la ciclabilità, il futuro della linea 94, la navigabilità e gli usi alternativi del Naviglio, il livello dell’acqua rispetto al piano stradale, il sistema delle acque, le pompe di calore, la biodiversità, il verde, l’effetto movida e la gestione del Naviglio, i materiali costruttivi, il tratto via Melchiorre Gioia, il tratto via Francesco Sforza, la viabilità Vetra, De Amicis, il tratto di Conca di Viarenna e infine una serie di quesiti singoli.
“Abbiamo impiegato tutto il tempo necessario a elaborare un’approfondita replica tecnica alle osservazioni avanzate dai cittadini – ha spiegato
Il sindaco annuncia che andrà a Bruxelles per valutare se ci sono gli estremi per ottenere dei fondi europei. “Non vogliamo spostare finanziamenti da altri progetti a favore dei Navigli“, spiega. “Chiedo a Mm” continua il sindaco “che faccia il prima possibile una valutazione per un’apertura totale dei Navigli“. Ciò vuol dire che si analizzerà l’apertura integrale. “I navigli sono stati chiusi perché erano una fogna a cielo aperto“. Forse ci potevamo essere altre soluzioni. “Di fatto, era l’idea di un progresso che andava verso la motorizzazione. Ora dobbiamo coniugare diverse istanze: lavoro, miglioramento della vivibilità della città e quindi sostenibilità“.