Il Tribunale “assolve” le camicie verdi: alla sbarra per 20 anni, risarciti
Le 31 camicie verdi chiamate alla sbarra venti anni fa sono state assolte a Bergamo. Ora avranno un risarcimento dallo Stato. Esulta la Lega
Un processo lungo vent'anni ed infine l'assoluzione per tutti gli imputati con sentenza d'appello favorevole come quella di primo grado: esultano 31 leghisti per il verdetto dei giudici della Corte d'appello di Bergamo, competente territorialmente dopo che il processo era partito a Verona, dove la Procura aveva promosso una azione contro le "camicie verdi", accusando la Lega Nord di aver dato vita ad una organizzazione paramilitare di stampo politico attentando alla Costituzione. Agli albori della inchiesta indaati anche numerosi parlamentari del Carroccio, poi esclusi dal processo. Giunta l'assoluzione per i 31 altri militanti, assistiti dagli avvocati varesini Attilio Fontana e Patrizia Esposito, inizia ora una nuova fase: quella del risarcimento. Ognuno degli imputati otterrà 7.360 euro più gli interessi ed il rimborso delle spese processuali. Chi pagherà? Lo Stato.
Grande la soddisfazione tra gli esponenti della Lega. Così il senatore Roberto Calderoli: "Forse oggi possiamo davvero dire che giustizia è fatta, anche se la giustizia ha impiegato vent'anni per fare il suo corso e questo non lo possiamo accettare. In ogni caso oggi sono felice che la lunga odissea giudiziaria dei 34 cittadini 'eternamente imputati' nel ventennale processo sulle ‘camicie verdi’, dopo un anno dall'assoluzione di tutti gli imputati, si sia conclusa con un formale atto di scuse da parte dello Stato che ha riconosciuto un risarcimento di 7.360 euro, un risarcimento che definirei simbolico, ad ognuno degli imputati che ha presentato domanda di richiesta danni al ministero della Giustizia per l'evidente ingiustizia subita in questi due decenni di questo processo, così lungo, impegnativo e costoso. Un processo che non avrebbe mai dovuto neppure iniziare, trattandosi solo di opinioni liberamente espresse, senza che mai ci fosse stato un singolo atto di violenza o prevaricazione, un processo alle idee che si è trascinato per vent’anni e questo rappresenta una sconfitta per la giustizia italiana, che ha tenuto per quasi vent’anni questi 34 uomini in ostaggio di un processo basato sul nulla e oggi li risarcisce con una cifra simbolica. Un'ultima domanda: ma quanto è costato tra indagini, intercettazioni, perquisizioni, fase processuale ecc ecc questo maxi processo basato sul nulla? Chi rimborserà lo Stato per tutti questi quattrini gettati inutilmente per vent'anni?"
Ed il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: "Mai più processi alle idee. Sono felice che l'incredibile vicenda giudiziaria delle Camicie verdi si sia conclusa con un risarcimento agli imputati, già assolti un anno fa, per l'ingiustizia subita in questo assurdo e lunghissimo processo durato vent'anni. Accordando un risarcimento di 7.360 agli imputati, che hanno presentato richiesta danni, la giustizia di fatto ha sancito l'errore alla base di questo processo, ha sancito che è stato sbagliato e ingiusto processare le idee, senza che mai vi fossero stati atti di violenza o reati perseguibili. Sono contento che questi 34 uomini siano usciti innocenti da questa eterna telenovela giudiziaria e che, con questo risarcimento, seppur simbolico, sia stata riconosciuta l'ingiustizia che hanno subito in questi anni".