Milano
Immigrati, l'iniziativa Caritas: "Ospitate un profugo a Ferragosto"
"Ad agosto la solidarieta' non va in vacanza": con questo slogan Caritas Ambrosiana ha presentato oggi le iniziative di aiuto destinate alle fasce piu' deboli, che anche ad agosto rimangono in citta' e per questo sono ancora piu' esposte a solitudine e disagio. Quest'anno, in collaborazione con l'Osservatorio di Milano, lancia "Aggiungi un posto a tavola": come avviene abitualmente a Natale, anche a Ferragosto le famiglie milanesi potranno ospitare per pranzo uno dei numerosi profughi arrivati in citta' sull'onda dei disastri umanitari in Siria, Etiopia e altre aree colpite da conflitti e crisi. L'Osservatorio, ha spiegato il direttore Massimo Todisco, raccogliera' le candidature delle famiglie disponibili ad aprire le porte di casa, e Caritas Ambrosiana girera' l'invito agli ospiti dei centri.
Todisco ha invitato le famiglie ospitanti a offrire non solo un pasto, ma anche una forma di accoglienza piu' ampia attraverso l'ascolto e il racconto delle loro storie, che saranno poi raccolte in un libro. Sono oltre 700, senza contare gli edifici messi a disposizione dalle singole parrocchie milanesi, i profughi ospitati e assistiti da Caritas.
Ma, come ha spiegato il direttore di Caritas Ambrosiana Roberto Davanzo, le iniziative sono estese ad altre fasce deboli come anziani soli, senzatetto, famiglie abbandonate dalla crisi. Con oltre mille volontari coinvolti anche in agosto, Caritas fornira' servizi come la consegna di pasti a domicilio e l'assistenza ad anziani, le unita' di strada per l'assistenza ai campi rom non autorizzati e alle donne costrette alla prostituzione, l'accoglienza dei senzatetto. Caritas, inoltre, e' presente anche ad Expo con una piccola edicola posta all'inizio del decumano per sensibilizzare i visitatori sul tema della nutrizione. La collaborazione tra Caritas Ambrosiana ed Expo consente anche di recuperare ogni giorno 6 tonnellate di alimentari in eccedenza, che vengono poi redistribuite alle mense per i poveri di Milano e hinterland, consentendo di sfamare ogni giorno 500 persone.