Milano

In Lombardia oltre 100 mila 'Neet': i giovani che non studiano e non lavorano

L'assessore Bolognini: "I giovani tornino a essere protagonisti. Dobbiamo per tutti trovare uno stimolo a sentirsi parte attiva della comunità"

In Lombardia oltre 100 mila 'Neet': i giovani che non studiano e non lavorano

"In Lombardia abbiamo oltre 100 mila Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano. Dobbiamo aiutarli a trovare uno stimolo per sentirsi parte attiva della comunita'", ha detto l'assessore ai Giovani della Regione Lombardia, Stefano Bolognini, a margine dell'evento Young is Future a Palazzo Pirelli. 

Quello di oggi a Palazzo Pirelli 'Young is future' è l'appuntamento conclusivo del ciclo di incontri di 'Generazione Lombardia' realizzati, dalla scorsa estate, dall'assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini. Obiettivo dell'interessante e partecipato percorso, avviare un dibattito sui contenuti della nuova Legge regionale destinata ai giovani che sarà presentata in Giunta nelle prossime settimane.

Le idee "sono tante, quello che ha colpito un po' tutti e' il grado di maturazione, di consapevolezza dei giovani. Dalla scuola al mondo del lavoro all'orientamento e al fatto di volersi sentire protagonisti i ragazzi ci hanno stupito per energia e fantasia in senso positivo. A noi piacerebbe che i giovani trovassero tramite Regione non tanto le risorse ma gli stimoli per sentirsi protagonisti in maniera positiva", ha spiegato Bolognini.

Il manifesto

L'evento odierno, a cui hanno partecipato oltre 60 giovani tra i 15 e i 34 anni, divisi su sei tavoli tematici guidati da un coach, ha sintetizzato le proposte emerse durante questo e tutti gli appuntamenti precedenti al fine di dare forma e contenuto, attraverso un vero e proprio Manifesto, alla prossima Legge regionale.

"Regione Lombardia - ha spiegato l'assessore Bolognini - ha voluto ascoltare direttamente dai giovani quali sono i loro bisogni e le loro proposte e poi mettere in campo delle policy adeguate. Per questo la giornata di oggi, che rappresenta il culmine di questa raccolta, è così importante. La politica del confronto e dell'ascolto sono al centro della nostra azione con l'obiettivo di realizzare una Legge non solo 'per' i giovani', ma anche 'con' i giovani".

Sei le tappe sul territorio regionale (Milano, Pavia, Lecco, Bergamo, Gallarate/VA e nuovamente Lecco) che hanno preceduto 'Young is future', in cui i giovani si sono confrontati con l'assessore Bolognini su temi di vario interesse: dal lavoro, all'istruzione e formazione, dalla partecipazione all'empowerment giovanili, sino alla sostenibilità.

"I giovani e le nuove generazioni - ha aggiunto Bolognini - sono protagonisti di questa fase storica, dato che l'Unione Europea ha voluto dedicare proprio alle Next Generation EU il più importante programma di investimenti mai stanziato e lo stesso PNRR nazionale è elaborato con una prospettiva di lungo termine, che guarda ai giovani come principali interpreti. Regione Lombardia - ha concluso - ha voluto fare un passo più, proponendo la stesura di una legge regionale che sistematizzasse le varie iniziative presenti a livello territoriale e dedicate ai giovani".

“Dal confronto con i giovani nelle cinque tappe che hanno preceduto questo evento – ha spiegato il presidente lombardo Attilio Fontana – è emersa la necessità di coordinare tutte le iniziative a favore dei giovani presenti a livello regionale su tutto il territorio”.

“Guardando più attentamente alle parole chiave emerse durante il tour ‘Generazione Lombardia’- ha proseguito Fontana – colgo alcuni elementi di interesse: l’autonomia lavorativa ed economica; protagonismo e impegno sociale, crescita umana e pari opportunità”.

Il governatore si è soffermato poi sul problema della disoccupazione giovanile che nel gennaio 2021 (dati Osce) ha raggiunto il 33,8%. “Una problematica seria – ha affermato –  su cui serve uno sforzo coordinato a condiviso delle istituzioni a ogni livello, da quello nazionale a quello regionale. Come Regione Lombardia, in attesa della formalizzazione dell’Accordi di Partenariato, abbiamo già avanzato un’ipotesi di distribuzione delle risorse FSE+ per incrementare i corsi professionalizzanti Its e Ifts e per il rafforzamento delle iniziative di coesione sociale nelle aree più a rischio dispersione scolastica”.

“Con l’assessore ai Giovani di Regione Lombardia – ha spiegato il ministro Dadone – ci siamo confrontati più volte sulle politiche giovanili e dati appuntamento oggi, per vagliare insieme i progetti qui emersi dai tanti giovani presenti”. “La novità dell’iniziativa messa in campo da Regione Lombardia – ha continuato – sta proprio nel metodo scelto, ossia il confronto e la raccolta di proposte. Coinvolgere le persone nei processi decisionali è fondamentale: fa sentire tutti più partecipi rispetto alle urgenze e ai bisogni che poi confluiscono nei testi di legge”.

“A livello nazionale, nell’ambito dei fondi del PNRR, proprio per contrastare il problema della disoccupazione giovanile – ha detto il ministro – abbiamo inserito una norma specifica che prevede che il 30% delle assunzioni nelle aziende che si occuperanno della messa a terra delle progettualità, riguardino proprio dei giovani. Inoltre, speriamo di poter ottenere, nell’ambito della manovra finanziaria, dei fondi di sostegno alle politiche abitative, per favorire l’avvio di percorsi di autonomia per i più giovani”.

“Sta per prendere forma la prima legge quadro che Regione Lombardia ha scelto di mettere in campo a sostegno del mondo giovanile. Abbiamo voluto farlo insieme ai protagonisti, capirne i bisogni senza filtri e far sì che continuino ad accompagnare la politica regionale a scegliere insieme.  Da parte dei ragazzi che hanno animato i tavoli è emersa grande consapevolezza rispetto ai temi attorno ai quali ruoterà la legge. Nel futuro prossimo – ha concluso – replicheremo momenti come questo e troveremo altri luoghi e occasioni di confronto per dare ancora risposte partecipate”.

Durante la giornata di lavoro i ragazzi hanno lavorato a SESSIONI DI LAVORO  sui temi: Istruzione e Formazione, Lavoro, Inclusione sociale e contrasto al disagio giovanile, Partecipazione ed empowerment giovanile, Sostenibilità e transizione ecologica, Pari opportunità.

 “Avete ringraziato me, ma sono io che devo ringraziare voi – ha dichiarato il Ministro Dadone- perché avete fatto uno sforzo enorme che verrà premiato, non rimarrà fermo sulla scrivania della politica, ma sarà rappresentato nella legge regionale. Nelle politiche giovanili stiamo investendo molti fondi per l’autoimprenditorialità per affiancare le start up nella crescita, nella formazione e nell’innovazione. Cambiare il modo in cui si forma può fare la differenza, ‘imparare facendo’, come avete fatto in questo percorso con Regione Lombardia, è un metodo molto diffuso in Europa che dobbiamo includere nei nostri modelli di insegnamento. Altri temi importanti che avete sollevato sono quelli del superamento delle barriere culturali e architettoniche, delle pari opportunità, del volontariato, della partecipazione attiva. Con i fondi del PNRR riusciremo a compensare una carenza in termini di occupazione da parte dei giovani e anche delle donne, abbiamo inserito una norma specifica per chiedere che vengano assunti il 30% di ragazzi e ragazze per le aziende che si occuperanno della scesa a terra delle progettualità. Il mio ministero ha chiesto che il fondo possa fornire ad esempio supporto all’affitto, all’acquisto della prima casa. Il fondo è di 35 milioni e la richiesta è che l’implementazione arrivi a 50 milioni ma sono cifre che sono ancora in discussione per offrire una risposta rapida alle svariate richieste dei territori. Ai giovani dico: Non abbiate paura di chiedere al Governo che tipo di Stato e di norme volete, che non sia solo l’Italia del futuro ma l’Italia di oggi”.

Nel ringraziare i ragazzi per il prezioso contributo il presidente Fontana ha sottolineato: “Abbiamo molta fiducia in quello che i giovani sanno esprimere. Il Consiglio regionale dovrà tenere conto delle vostre proposte, sull’autoimprenditorialità ad esempio, ma anche sulla formazione, sul volontariato che deve essere considerato un rafforzamento del curriculum, sulla rigenerazione e sulla sostenibilità sulle quali stiamo investendo molte risorse per tenere conto delle necessità di tutti i cittadini, sulle pari opportunità perché bisogna superare questa differenza e abbattere le barriere”.

Futuro partecipativo e accessibile, responsabilità, inclusione e impatto sociale sono le richieste che hanno trovato d’accordo i ragazzi che si sono resi protagonisti del progetto di scrittura della carta di valori che conterrà i bisogni, le aspettative, le richieste ed i temi che i giovani ritengono prioritari nell’azione dell’istituzione regionale. “Stiamo pensando ad una settimana dedicata ai giovani in regione Lombardia in primavera- ha spiegato l’assessore Bolognini-  che possa replicare in ampia scala i temi che abbiamo trattato durante questo percorso. La legge regionale diventa uno strumento per incontrarsi e confrontarsi sul futuro che ci attende. Disporre di un manifesto fatto dai giovani è un salto in avanti nel quale il Ministro ha creduto fino al punto di partecipare con la sua presenza oggi”.

In occasione del tour è stato aperto il canale Instagram @GenerazioneLombardia, pensato per instaurare un dialogo attivo, creare un network da ascoltare e raccontare le iniziative e i momenti dedicati ai giovani in Lombardia. 







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