Milano
Inaugurato a Milano l'ADI Design Museum

L'ADI Design Museum di Milano e' una realtà: un segnale di speranza per la cultura del Made in Italy. La partnership con Ied
Inaugurato a Milano l'ADI Design Museum
L'ADI Design Museum di Milano e' finalmente una realta'. La cerimonia di inaugurazione si e' svolta oggi alla presenza del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini; del sindaco di Milano, Giuseppe Sala; dell'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, della vicepresidente di Confindustria con delega all'internazionalizzazione, Barbara Beltrame. A fare gli 'onori di casa' il presidente ADI, Luciano Galimberti, e il presidente di Fondazione ADI, Umberto Cabiniche. L'apertura del nuovo museo del design si carica di significati che vanno ben oltre a quelli gia' importanti di costruire, con Milano e l'intero Paese, un luogo di racconto e valorizzazione del sistema design italiano: sara' un concreto segnale di speranza per la cultura del Made in Italy e per il rilancio del Paese, dopo la difficile situazione dovuta alla pandemia vissuta nell'ultimo anno. Il Museo ospita la Collezione storica del Compasso d'Oro - composta dagli oggetti selezionati dal 1954 ad oggi - e apre le porte offrendo al pubblico ben 8 mostre di approfondimento multitemporale che si pongono in dialogo con la Collezione.
ADI Design Museum vuole essere, infatti, non solo un luogo di incontro per la comunita' del design, ma anche un punto di riferimento per il grande pubblico, che potra' comprendere maggiormente il vero significato e valore del design, attraverso i pezzi della collezione, l'innovativo format di proposta degli approfondimenti tematici, i convegni, i laboratori per i piu' giovani e gli eventi. ADI Design Museum sara' aperto al pubblico dal 26 maggio, dal martedi' alla domenica, con orario dalle 10.30 alle 20.00.
Nel suo intervento, il ministro Franceschini ha dichiarato: "Stiamo dimostrando, da quando il 26 aprile hanno potuto riaprire i cinema, i teatri e i musei, che e' possibile fare cultura garantendo le misure di sicurezza con grande attenzione e scrupolo. Il Paese sta ripartendo e ha un grande bisogno di respirare futuro". Il sindaco Sala ha invece commentato: "Noi siamo design tutto l'anno, il Salone e' fondamentale ma prendiamo coscienza che possiamo essere attrattivi come nessuno al mondo per la nostra capacita' di essere artigiani e al contempo creativi".
"Il nostro museo e' un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni Pubbliche e privati - ha affermato Luciano Galimberti, presidente ADI - che in un dialogo costruttivo e concreto, hanno saputo unire l'importanza della conservazione del patrimonio culturale con quella della sua valorizzazione e condivisione". Da parte sua il presidente della Fondazione Adi, Umberto Cabini, ha sottolineato: "L'inaugurazione di oggi e' un risultato importante per ADI e Fondazione ADI. Il nostro e' un museo con responsabilita' che vanno oltre i confini associativi e con un impegno verso la collettivita', cosi' come verso la comunita' del Made in Italy. Si rivolge infatti al mondo dei progettisti e delle imprese che credono nella fatica e nel lavoro".
Adi Design Museum: partnership con il gruppo Ied per la valorizzazione delle professioni
In occasione dell’apertura di ADI Design Museum - Compasso d’Oro, il Gruppo IED ha stretto con Fondazione ADI una partnership triennale come unico partner privato di Alta Formazione e conferma il suo impegno per lo sviluppo del settore e la valorizzazione delle professioni del progetto. La collaborazione si traduce in uno scambio culturale che vedrà, da parte di IED, lo sviluppo di progetti didattici e di ricerca aventi come oggetto proprio la Collezione Compasso d’Oro e i Premi alla Carriera e la messa a punto di occasioni d’incontro, workshop, eventi, convegni, organizzati all’interno degli spazi del nuovo Museo.
“Siamo particolarmente contenti di poter fare sistema con un soggetto che è punto di riferimento mondiale del design italiano - dichiara Massimo Rosi, Amministratore Delegato Gruppo IED - una collaborazione che rafforza la capacità di divulgazione e promozione dei nostri valori e che per tre anni darà accesso permanente gratuito al Museo e ai suoi contenuti a tutta la nostra comunity nel mondo: studenti, Alumni, staff e docenti".
Ad essere coinvolta in prima linea è anche Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como - che dal 2010 fa parte del Gruppo IED - un piccolo gioiello nel campo dell’Alta Formazione Artistica con più di 30 anni di storia alle spalle, unica scuola privata in Italia in grado di rilasciare il Diploma Accademico di secondo livello in Restauro, riconosciuto dal MIUR e abilitante alla professione (corso quinquennale a ciclo unico in Restauro).
“Siamo veramente onorati e orgogliosi di poter contribuire alla nascita di questo Museo e alla cura della sua strepitosa collezione, unica al mondo - dichiara Emanuele Soldini, Direttore IED Italia e Presidente di Accademia di Belle Arti Aldo Galli - Milano si meritava da tempo l’esposizione permanente della Collezione Compasso d’Oro e siamo fieri del fatto che una giovanissima generazione di restauratori possa toccarla, capirla e averne cura e perché possa essere per molti decenni testimonianza del genio dell’uomo”.
Accademia Aldo Galli svolgerà un panel di attività inerenti e trasversali al restauro contemporaneo che spaziano dalla catalogazione delle 3.000 opere della collezione Compasso d’Oro, alla stesura dei relativi condition report, al restauro vero e proprio di alcuni manufatti. Gli studenti del Corso di Restauro già da luglio 2020 hanno iniziato ad occuparsi dei condition report delle opere presenti all’interno del Museo. Ad oggi sono 300 gli oggetti catalogati tra cui l’iconico divano giallo di Kartell disegnato da Philippe Starck, la lampada Lola di Luceplan, la macchina da cucire Necchi del designer Marcello Nizzioli, la Poltrona Sacco di Zanotta e il modellino Pininfarina Ricerca forma aerodinamica. Si tratta di un’attività multidisciplinare di cui l’Accademia continuerà ad occuparsi: a partire dal mese di ottobre, proprio in forza della partnership siglata, sarà riservato uno spazio-laboratorio all’interno del Museo dove gli studenti potranno portare avanti le attività di conservazione e studio.
Museologia, conservazione e restauro dell’arte contemporanea, metodologia per la movimentazione delle opere d’arte, restauro dei manufatti in materiali sintetici lavorati, comunicazione e valorizzazione dei beni archivistici sono alcune delle materie che verranno analizzate all’interno del laboratorio IED.
L’ultimo contributo, ma non per questo meno importante, lo si trova all’ingresso del Museo: una videoinstallazione firmata da IED “Il design entra nella storia” esposta nel foyer e propedeutica alla collezione vera e propria, che accompagna il visitatore in un percorso di 30 anni di storia italiana punteggiata da oggetti di design, prima della nascita del Premio Compasso d’Oro nel 1954. Il video è stato ideato e realizzato da Officine, un progetto nato dalla collaborazione tra IED e Anteo Spazio Cinema per promuovere la cultura del cinema e la formazione alle sue professioni. Alla sua realizzazione hanno collaborato due Alumnae IED oggi professioniste del settore: Rachele Santini che ha curato la direzione creativa del video e la supervisione dell'animazione e Chiara Loiacono, che ha curato l’animazione come layout artist e character designer.
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