Incendi in Lombardia, la Regione chiede lo stato di emergenza nazionale
Incendi in Lombardia, l'assessore regionale Simona Bordonali: "Chiederemo lo stato di emergenza nazionale"
"Chiederemo lo stato di emergenza nazionale" per gli incendi che hanno colpito la Lombardia. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Protezione civile, Simona Bordonali, durante la conferenza stampa dopo giunta. L'assessore ha anticipato che alle 16 incontrera' il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in prefettura a Varese.
"Non e' accertato ma abbiamo il forte timore che gli incendi di questi giorni siano di origine dolosa: sono stati trovati degli inneschi, per cui abbiamo intensificato, oltre che l'attivita' di spegnimento, anche quella di verifica, da parte dei carabinieri, in particolare", ha sostenuto il governatore lombardo Roberto Maroni, parlando in particolare dell'incendio verificatosi a Varese. "Se cosi' fosse e venisse preso, questo criminale meriterebbe una punizione severa ed esemplare", ha continuato.
Intanto, Bordonali ha spiegato che continuano le attivita' di spegnimento sui cinque incendi attivi nei comuni di Varese, Tavernerio (Como), Tremosine (Brescia), Veleso (Como) e Romagnese (Pavia). In provincia di Sondrio, l'incendio di Forcola e' in bonifica e quello di Novate Mezzola e' spento. "L'incendio piu' vasto - ha spiegato - e' a Tremosine, dove sono bruciati circa 200 ettari di bosco ceduo. In totale sono bruciati sul territorio regionale circa 500 ettari. Sono in azione 159 volontari Aib. Tutti i mezzi aerei di Regione Lombardia (4 elicotteri) stanno operando sul territorio, coadiuvati da 3 Canadair (due italiani e uno croato). Nel pomeriggio avremo a disposizione altri due elicotteri, a cui si aggiungeranno due elicotteri Superpuma in arrivo dalla Confederazione elvetica, in grado di sganciare 4.500 litri d'acqua per volta".
Nel Varesotto scuole chiuse "in via precauzionale"
Particolarmente critica la situazione nel Varesotto, nella zona di Campo dei Fiori, in fiamme da cinque giorni. Nella zona del Luvinate le scuole sono rimaste chiuse "in via precauzionale".
Coldiretti: raddoppiati i boschi bruciati in Lombardia in un anno
In un anno sono raddoppiati i boschi bruciati dagli incendi sulle montagne lombarde. E' quanto stima la Coldiretti regionale rispetto ai roghi che stanno devastando le province di Varese, Como, Lecco e Sondrio. Il fronte del fuoco si e' allargato di oltre il 100% in un anno passando dai 200 ettari arsi nel 2016 ai 450 ettari attuali. Gia' nel 2015 - spiega un'analisi di Coldiretti Lombardia su dati Ersaf - sono stati registrati 225 incendi, con un significativo aumento sull'anno precedente (+132) e sulla media del decennio (169 all'anno). In 1 caso su 2 e' colpa dell'uomo: nel 44% si tratta di eventi dolosi e nel 7% involontari, mentre il 48% ha cause dubbie, solo l'1% e' riconducibile a cause naturali.
Una volta superata l'emergenza - stima Coldiretti - ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. In Lombardia sono oltre 625mila gli ettari coperti da foreste, un quarto dell'intera superficie regionale. Il 79% dei boschi e' concentrato in aree montane, il 13% in collina e il resto in pianura e le oltre 280 aziende attive nella filiera legno-bosco danno lavoro a quasi mille persone. "Gli agricoltori - afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - svolgono un'opera fondamentale di presidio e tutela della montagna, degli alpeggi e dei boschi. I boschi sono un patrimonio che va ben gestito e tutelato, sia contro gli incendi che contro l'abbandono che e' la prima condizione che favorisce i roghi".