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Incendio a Milano, i pm pronti ad iscrivere i primi indagati
Milano: incendio in Porta Romana

Incendio a Milano, i pm pronti ad iscrivere i primi indagati

La Procura di Milano sta valutando le prime iscrizioni nel registro degli indagati, che potrebbero essere effettuate già nelle prossime ore, sulla vicenda dell'incendio, dopo l'esplosione di un furgone carico di bombole e di bottiglie di ossigeno, che si è verificato ieri in zona porta Romana. Da quanto si è saputo, le prime iscrizioni dovrebbero riguardare il rappresentante legale e altri responsabili dell'azienda di autotrasporti Zanaria, ossia quella del furgone, per cooperazione colposa nei reati di disastro colposo e lesioni colpose ai danni dello stesso autista del van e della suora che è rimasta ferita cadendo. Le iscrizioni, anche a garanzia degli indagati, riguardano l'ipotesi, da verificare con accertamenti, che siano state violate le normative sul trasporto dei materiali speciali, come l'ossigeno.

Il dettaglio: il van andato a fuoco non avrebbe avuto l'estintore a bordo

Allo stato, tra l'altro, da quanto risulta in Procura non sarebbe stato trovato un estintore riferibile al van e, dunque, quel furgone potrebbe non averlo avuto in dotazione. Tra ieri e oggi, nell'inchiesta coordinata dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio, i carabinieri, che indagano coi vigili del fuoco e con la squadra di polizia giudiziaria della Procura, hanno effettuato due sopralluoghi nell'azienda Zanaria, in provincia di Novara, per acquisizioni documentali, ma anche per fotografare le dotazioni di sicurezza, come gli estintori.

Incendio di un furgone a Milano: nove appartamenti inagibili

Sono nove in tutto gli appartamenti risultati inagibili dopo l'esplosione e l'incendio che ieri hanno seminato il panico in una strada residenziale di Milano, per fortuna senza provocare vittime. Le 'diffide' ovvero le intimazioni a non utilizzare gli spazi sono state recapitate dai Vigili del fuoco, i cui tecnici hanno effettuato gli accertamenti peritali. In particolare, si è appreso, tre unità immobiliari del palazzo in via Vasari 22 (ad angolo tra via Vasari e via Pier Lombardo) sarebbero gravemente danneggiate, mentre altre sei inagibili per inadeguatezza di impianti, infissi o altro. Lo riferisce Ansa.

Le scintille partite dal motore: il tentativo del conducente di aprire il cofano

 Gli investigatori del Nia dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri stanno  già acquisendo le immagini sia dagli impianti di videosorveglianza stradali sia da alcuni passanti, testimoni occasionali del grave incidente. Nelle immagini, secondo indiscrezioni, si vedrebbe il conducente del furgone che trasportava le bombole scendere dal mezzo, dirigersi verso il cofano e tentare di aprirlo, ustionandosi la mano sinistra, e poi dalle prime scintille scaturire fiamme sempre più estese fino alla deflagrazione, al momento della quale il guidatore si era già allontanato. L'ipotesi di una causa accidentale, o perlomeno non dolosa, pare quindi essere quella prevalente. Se l'incendio fosse partito dalle bombole, è il ragionamento degli investigatori, la deflagrazione non avrebbe dato scampo al conducente. L'ossigeno era destinato a una Rsa.

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