Incendio Bovisasca, piccoli focolai: "Situazione normale e sotto controllo"
Sotto la cenere qualcosa torna a bruciare. Intervenuti prontamente i vigili del fuoco. La diossina nell'aria è scesa.
Incendio in Bovisasca: piccoli focolai sotto la cenere
Sotto la cenere, qualcosa è tornato a bruciare. A qualche giorno di distanza dalla notizia che l'incendio di via Chiasserini è stato finalmente domato, i Vigili del fuoco sono dovuti tornare ad aprire gli idranti sulle montagne di detriti lasciati dai rifiuti bruciati nel capannone che, prendendo fuoco, ha spaventato per giorni la Bovisasca, con la sua nube e il suo forte odore acre.
Normale e prevedibile, hanno spiegato gli esperti secondo quanto riportato da Il Giorno, e non è detto nemmeno che finisca qua, perché finché non saranno rimossi quei 16 mila metri cubi di ecoballe incenerite, altri piccoli focolai potrebbero continuare a presentarsi. Continuano intanto le operazione di smassamento e ieri si è tenuta una riunione della commissione Ambiente al Municipio 8 per tenere informati i cittadini.
“Per prima cosa abbiamo mappato gli impianti – ha detto al Giorno Enrico Federighini, assessore municipale all'Ambiente. Sono 15 siti, “più che in ogni altro municipio”. “Chiederemo di intensificare i controlli sulle aree, anche con la videosorveglianza”, ha garantito il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli. Intanto sabato 20 ottobre, i livelli di diossina e furani nell'aria erano scesi a 1,48 picogrammi per metrocubo, ben al di sotto della soglia d'emergenza.
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