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Incendio in deposito rifiuti speciali nel Milanese - VIDEO
Incendio a Settimo Milanese

Incendio in deposito rifiuti speciali nel Milanese

Un incendio in un deposito di rifiuti speciali si e' verificato questa mattina intorno alle 5 in una ditta di Settimo Milanese. Si tratta di un deposito di rifiuti speciali in via Sabin, con un capannone di circa 1400 metri quadrati andati completamente in fiamme. Sul posto sono arrivate 10 squadre dei vigili del fuoco con una cinquantina di uomini, due ambulanze del 118 e squadre della polizia. Al momento non ci sono feriti. L'incendio segue alla lunga serie di roghi in depositi di rifiuti che hanno colpito Milano e l'hinterland negli ultimi mesi: l'episodio piu' eclatante nell'ottobre scorso in via Chiasserini, zona Bovisa, quando la citta' fu invasa per giorni dall'odore acre dei rifiuti bruciati; per quell'episodio la procura apri' un'inchiesta che a febbraio porto' a 15 arresti e ad accertare l'ombra della criminalita' organizzata sul business dello smaltimento.

Stando a quanto si apprende da carabinieri e vigili del fuoco, non ci sono rifiuti bruciati potenzialmente tossici e sarebbe andato in fumo per lo più materiale cartaceo e tessile. Le cause dell'incendio sono ancora da accertare ma è possibile, spiegano, che si tratti di un incidente. 

Arpa sul posto

I vigili del fuoco saranno impegnati tutto il giorno, quasi sicuramente fino a sera inoltrata, per spegnere l'incendio divampato in via Sabin, a Settimo Milanese, nella ditta Effec2 srl a Milano. E' la previsione dei vigili del fuoco che sono sul posto con 6 squadre al momento, che stanno dando il cambio a quelle intervenute questa mattino intorno alle 5. Secondo le prime informazioni le fiamme sono divampate in nottata e i pompieri sono stati avvisati dalla cittadinanza. Nel frattempo questa mattina e' intervenuta anche l'Arpa che ha mandato dei tecnici con strumentazione portatile per effettuare i primi rilievi ai fumi. I materiali che hanno subito la combustione potrebbero essere legno, plastica e gomma, ma solo quando le fiamme saranno spente si potra' capire che cosa davvero e' andato bruciato; pare pero' che la parte di capannone che conteneva i rifiuti speciali sia stata risparmiata. La situazione al momento appare sotto controllo, anche se dall'incendio si e' alzata una colonna di fumo nero. Bisognera' poi accertare le cause dell'incendio. Sul posto anche agenti della polizia. 

Ditta aveva permessi

I titolari della ditta EffeC2 di Settimo Milanese dove stanotte e' scoppiato un incendio nel deposito rifiuti sono sul posto e stanno collaborando con l'Arpa, a cui hanno fornito tutta la documentazione relativa all'attivita' produttiva. Dai primi accertamenti la ditta risulta in regola e autorizzata. E' quanto si apprende dallo stesso Comune di Settimo, che ha rilasciato alcune informazioni in una nota. La parte di capannone riservata allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi non e' stata interessata dall'incendio. Le fiamme al momento sarebbero estinte ma ora il lavoro dei vigili del fuoco continuera' per raffreddare la parte posteriore del capannone, che risulta pericolante. Il vento che spirava verso nord-ovest ha portato il fumo verso il centro della cittadina dell'hinterland, ma dalle prime rilevazioni dell'Arpa non ci sono picchi di sostanze pericolose. La stessa agenzia regionale ha installato un'apparecchiatura di campionamento dell'aria sul tetto di un capannone attiguo alla EffeC2, ma i risultati delle analisi saranno disponibili tra una settimana. 

Incendio domato, no picchi sostanze pericolose

Non sono stati riscontrati picchi di sostanze pericolose dopo l'incendio deflagrato questa mattina all'alba a Settimo Milanese. Lo fa sapere il Comune della cittadina, in costante contatto con l'Arpa. "Il vento che spirava verso nord-ovest ha portato il fumo verso il centro della nostra città" e "i tecnici Arpa effettuano continue rilevazioni nei dintorni dell'incendio attraverso un'apparecchiatura portatile", ma per ora "non sono stati riscontrati picchi di sostanze pericolose". Intanto, l'incendio è stato estinto e la parte di capannone riservata allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi non è stata interessata dalle fiamme. I vigili del fuoco, al momento, stanno raffreddando la parte posteriore del capannone, pericolante. L'agenzia regionale ha installato un'apparecchiatura di campionamento dell'aria sul tetto di un capannone vicino all'azienda e i risultati delle analisi, spiega il Comune, saranno disponibili tra una settimana. Sul posto, stamattina, sono accorsi automezzi dei vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri, i mezzi di soccorso e la polizia locale: non ci sono feriti né intossicati. I titolari sono presenti sul posto e stanno collaborando con l'Arpa, a cui hanno fornito tutta la documentazione relativa all'attività produttiva. Dai primi accertamenti la ditta risulta in regola e autorizzata.

Commissione Ecomafie: "Spesso ci sono traffici illeciti"

Quando ci sono degli incendi nei siti di rifiuti "si puo' parlare spesso e volentieri di traffico illecito". A dirlo e' il presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli, al termine di un incontro in Prefettura a Milano. Interrogato su eventuali legami degli incendi con la criminalita', Vignaroli ha risposto: "Gia' nella scorsa legislatura ci siamo occupati di questo fenomeno da subito, avendo notato che era stato un po' trascurato. Adesso la magistratura sta affinando le indagini e si puo' parlare spesso e volentieri di traffico illecito. C'e' tutta una struttura dietro anche perche' questo materiale tecnicamente puo' essere anche riciclabile, pero' e' riciclabile in maniera difficoltosa e spesso se non c'e' una filiera in grado di prenderlo". Perche' "questo materiale ha costi (elevati, ndr) di smaltimento". Dunque, spiega il presidente, "spesso dunque le aziende tendono ad evitare i costi di smaltimento che stanno aumentando sempre di piu'. Spesso l'incendio e' un evento liberatorio, un risparmio e un profitto illecito da parte delle aziende: questo e' un problema".

Arpa: "Non c'è emergenza roghi in Lombardia"

- Non c'e' un'emergenza roghi di rifiuti in Lombardia. A dirlo e' Maria Teresa Cazzaniga, di Arpa Lombardia, al termine di un incontro in Prefettura a Milano a cui era presente il presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli. A chi le chiedeva se ci fosse un'emergenza in regione, Cazzaniga ha risposto: "No, diciamo che e' una situazione che non e' abnorme in Lombardia rispetto al resto d'Italia. I dati fino a stamattina erano anche confortanti relativamente al numero degli incendi che coinvolgevano rifiuti, pero' aspettiamo la fine dell'anno". Gli incendi, ha aggiunto, "li abbiamo sempre avuti, non e' che ci sono dal 2017, c'erano anche prima. L'unica cosa e' che tra 2017 e 2018 abbiamo avuto un incremento di questa tipologia di incendi". Riguardo al rogo che stanotte e' divampato in un sito di rifiuti di Settimo Milanese (Mi), Cazzaniga ha concluso: "L'incendio era sotto controllo, in fase di smassamento la massa di rifiuti. I dati speditivi non avevano rilevato particolare criticita' e pero' sono in corso gli approfondimenti che facciamo normalmente in questi casi".

Cattaneo: "Mantenere alta l’attenzione"

"L'incendio di questa mattina nell'impianto di proprieta' della societa' Effec2 srl a Settimo Milanese e' un episodio critico, ma che non giustifica una lettura che vede Regione Lombardia come nuova terra dei fuochi". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, durante la seduta del Consiglio regionale sul tema dell'indagine conoscitiva su 'Stoccaggio e traffico illecito di rifiuti in relazione all'aumento dei casi di incendio e con particolare attenzione alla presenza delle organizzazioni criminali nel ciclo dei rifiuti'.  "Questo incendio e' un fatto che non possiamo sottovalutare - ha sottolineato Cattaneo - perche' si tratta di un fenomeno che si sta ripetendo con frequenza. Tuttavia, i numeri dell'indagine conoscitiva dicono che i casi che si stanno verificando nella nostra regione sono percentualmente meno significativi di quanto la Regione Lombardia rappresenti nella gestione dei rifiuti a livello nazionale. Siamo al 5.5% delle infrazioni ambientali e la Lombardia gestisce il 27 per cento del traffico dei rifiuti sul piano nazionale. C'e' una situazione critica, ma dire che la Lombardia e' la nuova terra dei fuochi, oggi non e' suffragato dai fatti. Massima attenzione e nessuno sconto alla criminalita' che vuole infiltrarsi nella versione dei rifiuti, ma al tempo stesso nessuna lettura allarmistica".  "La situazione veramente critica oggi non sono gli incendi, ma l'assenza di una norma adeguata sulla gestione dell'end of waste - ha fatto notare l'assessore all'Ambiente - cioe' su cio' che smettendo di essere rifiuto puo' essere riciclato e recuperato. La norma attuale ha peggiorato la situazione. Dagli operatori mi arrivano ogni giorno notizie allarmanti: se non si provvede a livello nazionale con norme adeguate in questo ambito c'e' il rischio concreto di una emergenza possibile anche in Lombardia. Se il Governo vuole fare qualcosa, preveda una norma sull'end of waste che oggi e' il vero punto critico del tema della gestione dei rifiuti".

 

 

 

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