Milano
Tangenti Lombardia, Zingale in carcere. Afol lo licenzia per giusta causa
Afol: "Zingale era stato sospeso dal suo incarico il primo ottobre. A novembre abbiamo deliberato il licenziamento per giusta causa"
Tangenti Lombardia: Giuseppe Zingale è stato licenziato da Afol Metropolitana e ora è ai domiciliari con l'accusa di corruzione, truffa e finanziamento illecito
Tra le persone arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza di Milano, oltre all'ex eurodeputata di FI Lara Comi e all'ad dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni, spicca il nome del dg di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale. Mentre per i due sono stati disposti i domiciliari, a Zingale spetta il carcere. Le accuse sono di corruzione, finanziamento illecito e truffa. L'indagine riguarda un filone della maxi operazione "Mensa dei Poveri" che ha portato a emettere 43 misure cautelari nei confronti di imprentitori e politici per un presunto sistema di corruzione e tangenti. Le indagini, stando a quanto riferito dagli inquirenti, "hanno fatto emergere ulteriori delitti di corruzione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecito finanziamento ai partiti e ai politici, realizzato da amministratori locali, imprese e professionisti a vario titolo coinvolti nell'indebito drenaggio di risorse pubbliche di societa' e/o enti a partecipazione pubblica".
In merito, Afol ha divultato una nota, firmata dal presidente del CDA Maurizio Del Conte, in cui si legge: "Con riferimento alle notizie apparse oggi sugli organi di stampa, si rende noto che in data 1 ottobre 2019 Afol Metropolitana ha sospeso cautelarmente da ogni funzione il dott. Giuseppe Zingale, contestualmente nominando in sua sostituzione il Dott. Franco Maggi quale Direttore Generale facente funzioni. All’esito della procedura disciplinare di legge e di contratto collettivo, in data 8 novembre u.s., il CDA di Afol ha deliberato il licenziamento per giusta causa del dott. Zingale.