Milano

Indagini Pio Albergo Trivulzio. Pm a lavoro su “documentazioni dal Pat"

Partite convocazioni per ascoltare a verbale i parenti di alcuni anziani morti

Indagini Pio Albergo Trivulzi. Pm a lavoro su “ulteriori documentazioni dal Pat”

La Procura di Milano – secondo quanto riporta l’Ansa - ha delegato gli investigatori della Gdf ad effettuare ulteriori acquisizioni di documenti e cartelle cliniche al Pio Albergo Trivulzio di Milano nell'ambito delle nuove indagini sulle morti degli anziani nella prima ondata Covid del 2020.

 

Inchiesta ripartita dopo che il gip Alessandra Cecchelli una decina di giorni fa ha respinto la richiesta di archiviazione che gli stessi pm avevano formulato per il dg Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e per la struttura.

 

Il giudice ha indicato ai pm di acquisire “ulteriore documentazione dal Pat”

Il giudice, stabilendo la necessita' di altri 6 mesi di indagini per arrivare ad effettuare poi una "perizia" nel contradditorio tra le parti, ha indicato ai pm di acquisire, in particolare, "ulteriore documentazione informativa dal Pat", andando oltre il periodo già reso in considerazione, che va da gennaio a metà aprile 2020, arrivando fino al giugno dello stesso anno. Acquisizioni, dunque, relative a cartelle cliniche di ospiti e pazienti morti o che si sono infettati nei successivi due mesi e mezzo.

Partite convocazioni per ascoltare a verbale i parenti di alcuni anziani morti

Sono partite pure, come richiesto sempre dal giudice nel provvedimento, le convocazioni per ascoltare a verbale i parenti di alcuni anziani morti (circa 400 tra gennaio e aprile di due anni fa). Tra i temi da approfondire nell'inchiesta dell'aggiunto Siciliano e dei pm Clerici e De Tommasi, con le nuove carte acquisite e con le testimonianze ci sono, spiega il gip, il ricovero al Pat di persone dimesse con diagnosi di polmonite da altre strutture, la "eventuale compresenza, nella medesima stanza di soggetti sani" e persone con "sintomatologia sospetta", le "attivita' di trasferimento di pazienti tra reparti" e la "commistione del personale" proveniente da reparti diversi.







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