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Milano
Violenze a Capodanno, i legali dell'aggressore: "Carcere? Faremo ricorso"

Violenze in piazza Duomo, continuano le indagini sul "branco"

C'e' un terzo giovane destinatario della misura della custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulle aggressioni a sfondo sessuale commesse la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Si tratta di Abdel Fatah, un 19enne di origini egiziane accusato degli abusi commessi in "branco" ai danni di una studentessa di 19 anni all'altezza di via Mazzini. La custodia cautelare in carcere e' stato disposta dal tribunale del Riesame dopo aver accolto l'appello della procura contro il rigetto della misura da parte del gip Raffaella Mascarino. Tuttavia il provvedimento non e' ancora stato eseguito perche' la decisione e' sospesa per consentire alla difesa del giovane di depositare  il ricorso in Cassazione.

Il legale dell'accusato delle aggressioni in Duomo: "Ricorso in Cassazione"

"Non condividiamo il provvedimento e presenteremo sicuramente ricorso in Cassazione". Lo ha spiegato l'avvocato Danilo Cilia che difende, assieme al legale Raffaele Di Monda, il 19enne Abdel Fatah per il quale lunedì 7 marzo il Tribunale del Riesame di Milano ha deciso che e' necessaria la custodia cautelare in carcere per gli abusi sessuali su una 19enne nell'ambito dell'inchiesta sulle aggressioni della notte di Capodanno in piazza del Duomo. Col ricorso della difesa, gli effetti pratici dell'ordinanza del Riesame vengono sospesi in attesa della sentenza della Cassazione.

Contestualmente i giudici, presieduti da Anna Maria Gerli, hanno accolto anche una seconda impugnazione proposta dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Ovvero quella riguardante la mancata convalida del fermo del 18enne Mahmoud Ibrahim dopo che il gip non aveva ravvisato i gravi indizi di colpevolezza per l'episodio che anche in questo caso aveva visto coinvolta la studentessa di 19 anni. 

 

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