Milano

Industria, Bonometti: "La Lombardia resiste ma c'è preoccupazione"

Il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti: "Imprese profondamente preoccupate, è chiaro che le risorse non arriveranno a breve"

Industria, Bonometti: "La Lombardia resiste ma c'è preoccupazione"

"Le imprese sono profondamente preoccupate perche' e' ormai chiaro che le prossime risorse disponibili per impostare le politiche di crescita dell'economia e del sistema produttivo non arriveranno a breve". Lo ha affermato il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, commentando l'andamento del terzo trimestre per il settore manifatturiero lombardo. "La programmazione europea 2021-2027 e' ancora da comporre - ha aggiunto - mentre delle risorse del Recovery Fund ancora non vi e' alcuna certezza sui tempi. Che fine hanno fatto, poi, i progetti per il Next Generation EU? Per ripartire con fiducia servono certezze e soprattutto bisogna destinare le poche risorse disponibili su investimenti che si concentrino su progetti strategici e prioritari, in grado di aumentare la competitivita' del nostro sistema industriale, creando crescita e occupazione. Serve un'azione piu' rapida e incisiva, la politica dei bonus e delle mancette puo' essere utile per far digerire ai cittadini le restrizioni ma non guarda al futuro e soprattutto non risolve i problemi ormai strutturali di questo Paese che l'emergenza ha fatto emergere in tutta la loro gravita'".

 "L'industria lombarda resiste ancora, La drammaticita' di questo 2020 emerge pero' dalle variazioni tendenziali dei settori industriali: rispetto all'anno precedente solo il legno e i minerali non metalliferi hanno una produzione in positivo. Anche nei territori le difficolta' si riflettono nella variazione negativa di tutte le province (ad eccezione di Lodi) rispetto allo stesso periodo del 2019". Cosi'  Bonometti.

Il 3 trimestre 2020 "per la Lombardia e' un trimestre che non fa ben sperare: nonostante il rimbalzo fisiologico della produzione industriale a partire da settembre abbiamo preoccupanti segnali di un nuovo rallentamento di tutti gli indici", aggiunge Bonometti, commentando l'andamento del manifatturiero nella regione. "I nuovi effetti della pandemia - aggiunge - stanno rallentando la gia' fragile ripresa nonostante il manifatturiero, nei dati presentati oggi si confermi - con un -5,2% rispetto all'anno precedente della produzione industriale e +21,2% sul 2 trimestre - il vero traino economico della Lombardia. Sta recuperando l'export, ma gli investimenti hanno registrato un -18,8% nei primi nove mesi. Mentre infatti l'indice manifatturiero dell'Italia si attesta al 96,2 la Lombardia tocca un picco del 106,3. Questo a testimonianza del fatto che non c'e' ripresa senza industria. La drammaticita' di questo 2020 emerge pero' dalle variazioni tendenziali dei settori industriali: rispetto all'anno precedente solo il legno e i minerali non metalliferi hanno una produzione in positivo. Anche nei territori le difficolta' si riflettono nella variazione negativa di tutte le province (ad eccezione di Lodi) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il mercato del lavoro regionale continua a beneficiare del blocco dei licenziamenti voluto dal governo mantenendo una certa stabilita' dei livelli occupazionali (-0,4%) mentre il calo del ricorso alla Cig (dal 12,8% al 4,1 %) e' frutto della progressiva riapertura delle attivita' produttive a partire dal mese di giugno".








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