Infrastrutture Lombarde: Besozzi si dimette da presidente
Infrastrutture Lombarde Spa rende noto che, nella giornata di ieri, Paolo Besozzi ha rassegnato le proprie dimissioni dalle cariche di componente del Consiglio di Gestione e di Presidente della Societa'. Gia' lo scorso 23 dicembre, Besozzi aveva rimesso al Consiglio di Gestione le deleghe gestionali eliminando la eventuale incompatibilita' rilevata da Anac e conservando le sole deleghe che competono al Presidente ai sensi dello Statuto Societario. La permanenza di un Presidente con sola funzione di rappresentanza non consentirebbe pero' alla Societa' di operare tempestivamente in coerenza con il nuovo quadro organizzativo definito dallo stesso Presidente Besozzi, gia' approvato dal Consiglio di Gestione e sottoposto, nella giornata odierna, al Consiglio di Sorveglianza.
La Societa', infatti, conclusa la fase critica ha avviato un processo di riorganizzazione che ha portato alla ridefinizione dell'assetto di governance. Assetto che prevede la presenza di un Presidente con deleghe gestionali e di un Direttore Generale con funzioni operative al fine di mantenere separazione tra le decisioni di controllo strategico e le attivita' esecutive gestionali, fondamentale, quindi, per l'implementazione del processo medesimo. Besozzi ha formulato un sentito e doveroso ringraziamento al Governatore della Regione Lombardia e al Presidente del Consiglio di Sorveglianza della Societa' - l'Assessore alle Infrastrutture e Mobilita' Alessandro Sorte - per il sostegno ricevuto durante lo svolgimento dell'incarico. Il Presidente uscente, infine, ha espresso grande apprezzamento per l'elevata professionalita' e la dedizione di tutto il personale presente in Infrastrutture Lombarde.
MARONI: "ORA UN BANDO PER IL NUOVO PRESIDENTE" - "Un bando per raccogliere curricola, una commissione tecnica di valutazione dei requisiti e, dopo tutto questo lavoro, l'elenco degli idonei all'interno del quale noi sceglieremo il nuovo presidente. Ci vorra' qualche settimana". Questo il percorso delineato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sulle dimissioni del presidente di Infrastrutture Lombarde.