Milano

"Italia, Direzione Nord", Gelmini: voto al referendum? "Pericoloso dire che è inutile"

Terza giornata per la prima edizione di “Italia, direzione Nord” al Palazzo delle Stelline di Milano: da Parisi a Sala. Le foto

Il centro congressi Palazzo Stelline ospita da venerdì 13 a domenica 15 ottobre la tre giorni di convegni e dibattiti politici "Italia Direzione Nord". Affaritaliani.it Milano, tra i promotori dell'evento, trasmette in DIRETTA VIDEO di tutti gli incontri.

 

Confronto tra i segretari regionali e provinciali dei principali partiti, "Dal centrosinistra al centrodestra passando per le stelle" con Mariastella Gelmini, segretario regionale Forza Italia, Alessandro Alfieri, segretario regionale del PD, Stefano Buffagni consigliere regionale del M5S e il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, Vittorio Ciocca, europarlamentare della Lega, oltre ai segretari di Milano di Fi e Pd Fabio Altitonante e Pietro Bussolati.


Prima di entrare nel vivo del dibattito, Bruno Dapei (Osservatorio Metropolitano) ha presentato WikiMilano': “Vorremmo popolare la nostra presenza virtuale e non solo di contenuti relativi a chi fa grande Milano in Italia e nel mondo, un progetto partecipativo che parte oggi e che vogliamo far arrivare lontano”.


Referendum, sì o no? Vittorio Ciocca: “Sì, perchè è occasione che va raccolta. Ascolteremo su questo il pensiero del popolo”. Stefano Buffagni: “Se siamo qui a discutere del referendum è per merito del Movimento Cinque Stelle, che ha proposto questa consultazione. Il voto elettronico, che noi abbiamo voluto, è una sperimentazione, vediamo se darà benefici e ritorni. Parlarne come un referendum leghista danneggia la consultazione stessa”. Raffaele Cattaneo: “Voto convintamente sì: dieci anni fa era stata una nostra battaglia in Regione. C'è bisogno di gettare un sasso nello stagno dell'immobilismo sull'assetto costituzionale nazionale generato dallo stop all'ultimo referendum sulla Costituzione”. Mariastella Gelmini: “Bisogna votare sì: è il referendum di un territorio, non di una parte politica. Ed ha una valenza culturale molto forte: Roma da sé più autonomia non te la dà. Questo è il referendum dell'autonomia, della responsabilità e del merito. Un' opportunità per tutta Italia”. Alessandro Alfieri: “Sul tema del quesito, ovvero il regionalismo differenziato, siamo d'accordo tutti. Ma la Lega ha strumentalizzato il referendum stesso in vista della campagna elettorale del marzo 2018. Per questo molti del Pd non parteciperanno. Ed io stesso ho deciso di non partecipare al voto. Ma se il referendum andasse male, dal giorno successivo sono pronto ad impegnarmi per la sfida del regionalismo differenziato”. Pietro Bussolati: “Autonomia è chiedere al Governo risorse per gestire al meglio alcune tematiche. Ma su queste stesse tematiche, come la ricerca e lo sviluppo, la Regione Lombardia di oggi ha perso terreno. Si chieda più forza su questi temi al di fuori del contesto di questo referendum. A partire dal 23 ottobre. Questo referendum è figlio della lotta politica tra Maroni e Salvini, è fortemente demagogico ed inutile. Dal 23 ottobre inizia la campagna elettorale per chi governerà Regione Lombardia presentandosi a Roma per chiedere davvero più autonomia”. Fabio Altitonante: “Non andare a votare per il referendum è una cosa culturalmente sbagliata: si vuole esportare il modello lombardo facendo capire allo Stato centrale ed alle altre Regioni che può esserci un altro modo di gestire i nostri soldi. E' un referendum necessario”.

Gelmini: “Sul referendum il Pd tiene il piede in tre scarpe: hanno detto tutto e il contrario di tutto. Ma guarda caso i sindaci, che stanno in Comune e si occupano dei problemi concreti, di qualsiasi partito siano, si schierano per il sì. E attenzione ad insistere sul pericoloso refrain che il voto è inutile: così si acuisce la distanza tra cittadino e istituzioni”.  "Quando faremo le valutazioni del giorno dopo in cui ognuno sosterrà che ha vinto dobbiamo tenere conto che mediamente va a votare il 50% degli elettori, quindi dovremmo partire da lì". Così la coordinatrice regionale di Forza Italia parlando del referendum per l'autonomia del 22 ottobre e in particolare su quello dell'eventuale bassa affluenza. Gelmini ha poi attaccato l'atteggiamento del partito democratico all'interno del quale non c'è una posizione univoca:"voi volete camuffare la confusione con la libertà di voto. Non si possono avere tre posizioni" all'interno di uno stesso partito perché "la politica deve avere la serietà di avere una posizione, altrimenti si parla di opportunismo politico"

Nel corso del dibattito, il Cinque Stelle Stefano Buffagni ha rivelato: “Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è venuto da noi per farsi spiegare il referendum e dopo aver parlato con noi si è convinto dell'opportunità di votare a favore”.

Per  Vittorio Ciocca, europarlamentare della Lega, “se si replicasse il modello lombardo nel resto d'Italia, si libererebbero 23 miliardi di euro di risorse: è sbagliato impostare il discorso affermando che la Lombardia vuole tenersi le risorse togliendole ad altri: ci sono molti settori ed ambiti in cui in altre regioni i soldi sono male amministrati. I lombardi pagano 170 miliardi di euro di tasse e pure appena muoviamo un dito dobbiamo tirare fuori altri soldi”.

          
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Gran finale, alle 17.30, con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Genova Marco Bucci.

 

L'EVENTO

Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre, al Palazzo delle Stelline va in scena la prima edizione di “Italia, direzione Nord”, kermesse organizzata dall’associazione Amici delle Stelline e Osservatorio metropolitano. Gli scenari della politica guardando al 2018, il ruolo di Milano e della Lombardia nel contesto nazionale e macroregionale, le prospettive di sviluppo sullo sfondo dei grandi temi di attualità, dalla ripresa che tarda ad arrivare in Italia ma che a Milano c’è già, alla sicurezza, alla gestione dei flussi migratori, all’eccellenza del sistema delle mono e multiutilities, al tema della casa e dei trasporti: di questo e tanto altro si discute in un calendario fitto di appuntamenti .

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Venerdì, dopo i saluti di Piercarla Delpiano, presidente delle Stelline, di Bruno Dapei, direttore dell’Osservatorio Metropolitano, dalle 15.30 si sono accomodati sul palco della Sala Manzoni alla Fondazione Stelline, Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia e Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, a confronto sul tema “Il Nord, la via dell’Italia”. Alle 21 è stata la volta del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

Sabato 14 al centro del dibattito è stato il sistema economico-imprenditoriale dall’innovazione tecnologica alla mobilità, con i protagonisti del territorio milanese e lombardo. Alle 10.30 la giornata si è aperta con l’evento al quale hanno preso parte Sergio Scalpelli, direttore delle Relazioni Esterne e Istituzionali di Fastweb, A2A, Carlo Cerami (cda Poste), Alessandro Russo presidente (CAP Holding), Salvatore Aranzulla, divulgatore e fondatore di aranzulla.it. Con la collaborazione di Vivaio. Alle 15 dibattito sul tema della giustizia con Clemente Mastella e Antonio Di Pietro. Alle 18 si è parlato del tema della casa: si sono confrontati il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, l'assessore alla Casa del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti, i presidenti di Aler e MM Angelo Sala e Davide Corritore.

 







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