Milano

Italia pronta per sfida sul futuro energetico, politico, medico, ambientale?

A Futuro Direzione Nord si è analizzato lo stato dell'arte e le prospettive in Italia circa a energia, politica, medicina e ambiente

Italia pronta per sfida sul futuro energetico, politico, medico, ambientale?

«L’innovazione è il filo conduttore del sesto evento della rassegna Direzione Nord, l’indirizzo di questo progetto guarda al futuro e ne vuole analizzare gli aspetti che interessano i grandi temi dell’attualità con i protagonisti che tengono vivo il dibattito in Italia in questo momento». Così Fabio Massa, il giornalista che ha ideato il format, realizzato da Esclusiva Srl e Inrete Relazioni Istituzionali e Comunicazione, ha tagliato il nastro del fitto programma di appuntamenti calendarizzati per il 6 e 7 giugno presso lo spazio Edit a Milano.

L’iniziativa si pone come obiettivo l’analisi dell’impatto dovuto all’onda dell’innovazione tecnologica nel settore life science con approfondimenti su energia e ambiente, mobilità e  smart cities, healthcare e innovazione.

Lo spazio di confronto oggi ha trovato la sua estensione nel contenitore “Diritto al futuro” con i contributi del presidente Consiglio regionale Lombardia Alessandro Fermi, dell’assessore al Welfare Regione Lombardia Giulio Gallera , dell’assessore alla Sanità Regione Veneto Manuela Lanzarin, del gestore della presa in carico Cooperativa CMMC Giorgio Monti, del presidente Lombardia Informatica Francesco Ferri, dell’executive Board Member at Philips Andrea Celli, del managing director HBDigit Nicolò Impellizzieri.

«Questa regione è una delle prime in Italia per gli investimenti in ricerca e innovazione - ha dichiarato il presidente Consiglio regionale della Lombardia- e tra prime in Europa. Nonostante Regione Lombardia spenda circa 500 euro per abitante, mentre le altre Regioni arrivano anche a 1500, oggi è la prima Regione in Italia».

“Digital Health e Open Innovation. L’esperienza di telemonitoraggio domiciliare nella gestione dei malati cronici” il tema del primo panel durante il quale hanno trovato spazio le esperienze delle regioni Lombardia a Veneto, tra le due più avanzate a livello nazionale. «La ricerca fa passi da gigante, ma costa- ha dichiarato Gallera- e il problema è consentire che le innovazioni siano a disposizione di tutti. Il modello presa in carico del paziente cronico cerca di dare riposta a questo, perché il controllo a domicilio serve a far vivere meglio il paziente e a costare meno al servizio saitario nazionale. L’innovazione tecnologica è fondamentale, oggi abbiamo innovazioni che consentono in remoto di controllare paziente monitorandolo costantemente. Inoltre si incamerano una quantità di dati che poi si utilizzano, noi lo stiamo facendo con pazienti cronici e gestori. Questo consentirà di arrivare in triage al pronto soccorso e in pochissimo essere già a conoscenza della scheda del paziente e arrivare in tempi rapidi alla diagnosi. Noi stiamo anche investendo dei fondi per rendere operativa la cartella sanitaria elettronica». «Servizi al cittadino che servono per la qualità della cura e della presa in carico, condivisione delle informazioni e dei dati tramite metodi diversi devono essere incentivati soprattutto nell’approccio mentale delle istituzioni- ha commentato Lanzarin-. Il processo culturale deve investire l’intero Paese per prevedere una crescita sostenibile e prendere una direzione futura orientata al servizio del paziente attraverso innovazione e tecnologia».

 

 

 

 

 

 

 

«Il modello di presa in carico del paziente cronico della regione – ha spiegato il presidente Lombardia Informatica Ferri- è un punto d’eccellenza a livello nazionale, ma la Lombardia fa scuola anche a livello europeo nell'approccio Open Innovation.  Lombardia Informatica è in prima linea, al fianco di Regione nella sfida per la riforma della cronicità; la trasformazione digitale rappresenta già oggi, e lo sarà sempre di più, l'elemento abilitante di un sistema in grado di connettere tutti gli attori e i flussi informativi, consentendo di perseguire benefici organizzativi, di risparmio di spesa e miglioramento della la qualità, reale e percepita, del servizio sanitario. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita del cittadino attraverso un modello che non solo riesca a predire le problematicità cliniche ma soprattutto ad offrire la next best medical action».«La scienza della medicina e la scienza informativa vivono una congiunzione astrale in questo momento storico – ha spiegato il managing director HBDigit Nicolò Impellizzieri-. I device medicali sono governati attraverso i processi e l’ottimizzaione della condivizione orientata all’efficienza del risultato. Oggi è possibile, grazie ai risultati raggiunti, le Aziende possono sfruttare tutti i vantaggi di una piattaforma semplice, integrata e innovativa, le software house e i system integrator possono estendere le loro piattaforme sfruttando compliance e performance della nostra interfaccia applicativa, attraverso la tecnologia, le competenze acquisite e gli adattamenti normativi per una soluzione che va ben oltre la semplice archiviazione documentale».
«Philips spende il 10% del proprio fatturato, che corrispondono circa a due miliardi, in innovazione, ricerca e sviluppo- ha dichiarato Andrea Celli, Executive Board Member at Philips-. La maggior parte della popolazione italiana è composta da persone anziane, per questo abbiamo messo in campo un progetto con l’obiettivo di migliorare la continuità assistenziale, potenziare le cure domiciliari mantenendo costante il monitoraggio delle condizioni cliniche, utilizzare tecnologie innovative di teleassistenza per supportare in maniera continuativa il paziente lungo tutto il percorso di cura». Il progetto educazionale nasce da un tavolo di lavoro che ha coinvolto Pfizer e Philips, rispettivamente in termini di know-how sulle patologie e di innovazione tecnologica nel settore dell'Health Technology, oltre alla School of Management del Politecnico di Milano, e ai responsabili clinici di tre strutture ospedaliere che hanno selezionato 90 pazienti, 30 affetti da fibrillazione atriale, 30 da artrite reumatoide e 30 da acromegalia, che utilizzeranno dei tablet appositamente configurati per le tre diverse patologie, in modo da essere costantemente collegati con il medico e ricevere reminder rispetto all'aderenza alla terapia e al follow-up, alle richieste di monitoraggio dei parametri vitali, oltre a messaggi motivazionali. Il medico è così in grado di avere sotto controllo le condizioni del paziente e può intervenire in caso di necessità. Ed è proprio questa la duplice anima al centro del progetto: da un lato la formazione continua del personale della struttura sanitaria, che può monitorare costantemente il paziente a carico, dall'altra l'empowerment del paziente che, grazie all'utilizzo di tecnologie innovative e integrate, migliora la propria esperienza di cura grazie alla vicinanza costante con il medico e a un maggior coinvolgimento nel proprio percorso di gestione della malattia.







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