Milano
Iulm, diploma ad honorem a Roberto Vecchioni
L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad honorem in Arti del Racconto a Roberto Vecchioni
Iulm, diploma ad honorem a Roberto Vecchioni alla presenza del Presidente della Repubblica
È stato aperto ufficialmente oggi l’Anno Accademico dell’Università IULM di Milano che, come ha ricordato nel suo discorso il Presidente del Consiglio di Amministrazione, professor Giovanni Puglisi, il prossimo 20 marzo compirà cinquant’anni.
La data della pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è il 20 marzo 1969. La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, che ha invitato il Paese ad avere una visione di lungo periodo. “Io non aspiro a che il nostro Paese ragioni in termini di secoli; sarebbe ampiamente sufficiente, e sarei pienamente soddisfatto, se si ragionasse in termini di decenni, con una capacità di essere pronti per affrontare il futuro, per progettarlo”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica.
L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad honorem in Arti del Racconto al professor Roberto Vecchioni, che poi ha interpretato L’Infinito, canzone tratta dal suo ultimo album omonimo e ispirata alla celebre poesia di Giacomo Leopardi. “Diamo valore al tempo dilatato, quello del no profit, quello della paura e della gioia di sbagliare. Non dell’avere, ma del poter avere”, ha detto Vecchioni.
Il Rettore Gianni Canova ha poi letto la motivazione del Master honoris causa: “Quella di Roberto Vecchioni è una carriera poetico-musicale che dura da più di mezzo secolo. La sua attività, armonizzando valori lirici e valori narrativi, è stata coerente con le caratteristiche più nobili della canzone d’autore italiana. A suo agio sia nella canzone-canzone, sia nel concept album, sia nelle forme lunghe, ballatistiche, la sua produzione delinea una modernissima figura di intellettuale al tempo stesso colto e popolare. Roberto Vecchioni non solo ha raccontato mezzo secolo di vita italiana, ma ha saputo riconciliare le sonorità popolari della canzone con le remote origini orali della poesia. Inoltre, ultimo ma non ultimo, nonostante lo straordinario successo professionale, per trent’anni Vecchioni non ha mai abbandonato la sua cattedra di insegnante al Liceo Beccaria di Milano, alimentando la nostra speranza che studiare, insegnare, narrare e cantare possano essere una cosa sola”.