Milano

J-Ax: "Ho avuto il Covid, che rabbia essere abbandonati dallo Stato". VIDEO

La confessione di J-Ax: "Ho avuto il Covid, sono stato male come non mai. Che rabbia sentirsi abbandonati dal proprio Stato"

J-Ax: "Ho avuto il Covid, che rabbia essere abbandonati dallo Stato"

J-Ax ha annunciato con una nota di aver affrontato e superato una forma piuttosto violenta di Covid, spiegando di non averne voluto parlare prima "per rispetto" perche' "io - sottolinea l'artista - sono un privilegiato e la mia voce poteva soffocare quella di italiani realmente in difficolta'". Ora che tutto e' finito, pero', e' arrivato il momento di raccontare "uno dei periodi piu' brutti della mia vita, il piu' brutto. Ho avuto momenti in cui sono stato male ma mai, mai come il Covid. E' impossibile da spiegare, raga. Se non l'hai vissuto sulla tua pelle, e' impossibile". A far soffrire, oltre all'ansia di non sapere cosa accadra', "se sara' solo questo o se peggiorera'", anche "la paura, come e' successo a me a mia moglie, di poter lasciare nostro figlio orfano". E poi "la rabbia di sentirsi abbandonati dal tuo Stato soprattutto".

"Uno dei miei pensieri fissi, durante tutti questi giorni chiuso in casa - racconta - e' stato: come puo' una famiglia con tre figli che vive in un bilocale uscirne?". "Io nella mia casa non sapevo cosa rispondere quando mio figlio mi chiedeva perche' non poteva vedere la nonna o andare a scuola o i suoi amici, ho visto la sua salute mentale - confida l'ex Articolo 31, che ha raccontato la sua esperienza con un video diffuso sui suoi social - deteriorarsi velocemente e io dovuto trattenermi dal non piangere perche' non volevo che vedesse per la prima volta, che il papa' non poteva aiutarlo e questo e' un aspetto di cui nessuno parla, l'effetto psicologico che questo virus ha su di noi, soprattutto sui nostri figli, sui piu' piccoli. E allora, sale la rabbia. Sale la rabbia, pensando all'incapacita' nel gestire un'emergenza pubblica. Ok, ok, la pandemia iniziale, nessuno poteva immaginare e prepararsi a qualcosa di simile ma e' passato 1 anno. Non si tratta piu' di un colossale imprevisto, ma di gestire il concreto presente, e' questione di trattare, negoziare, organizzare, comunicare. E' una questione quindi - riflette - esclusivamente politica. Ed e', quindi, un totale fallimento politico il fatto che gli italiani non siano ancora stati vaccinati in massa e che non sappiamo, nemmeno, quando questo avverra' con chiarezza o certezza".

"Negli Stati Uniti vaccinano 3 milioni di persone ogni giorno. Quindi i vaccini esistono. Semplicemente - e' l'opinione del rapper -, c'e' stato un catastrofico fallimento di chi ci amministra in Italia e in Europa nel farceli avere. E questi fallimenti gli italiani li pagano con la morte. Quella dei loro cari e quella del loro futuro".








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