L'acqua della Darsena? Buona. Niente bagno, ma non è sporca
Ecco il report sulla qualità delle acque della Darsena di Milano
di Fabio Massa
L'acqua della Darsena non è balneabile. E su questo, non c'è alcun dubbio, perché non è nella lista degli specchi d'acqua nei quali si può nuotare stabilita dagli enti competenti. Ma potrebbe esserlo, almeno a livello di qualità dell'acqua? I dati che cosa raccontano? Il tema è stato reso "caldo" dal tuffo di quattro consiglieri, tre della lista Sala e uno della Lega Nord, nelle acque della Darsena. Una "manifestazione" per sensibilizzare l'amministrazione sulla capacità attrattiva e a livello di brand che una Darsena balneabile potrebbe creare per la città di Milano. "Il mare di Milano", "Milano ha il mare": le idee per gli spot sono infinite. Del resto, nella rubrica Pinocchio, in onda su Radiolombardia e su Affaritaliani.it, si era già parlato del tema: LINK.
Tornando al punto: che qualità hanno le acque dei Navigli e dunque della Darsena. La risposta è che hanno una qualità buona. Non eccelsa, ma accettabile. Affaritaliani.it Milano ha chiesto ad ARPA Lombardia, che ha il compito di monitorare la qualità delle acque (la competenza sulla balneazione è degli Ats, mentre quella sulla manutenzione è del Consorzio Villoresi), un report con gli ultimi dati. La qualità dell'acqua del Naviglio Grande viene monitorata alla convergenza tra via Valenza e l'Alzaia. Quella del Naviglio Pavese molto più in basso, a Casarile, circa una ventina di chilometri dalla Madonnina.
"Per la definizione dello Stato Ecologico di un corpo idrico, e quindi nel caso specifico dei Navigli, concorrono i dati relativi a: elementi di qualità biologica monitorati almeno una volta ogni 3 anni (macroinvertebrati, diatomee, macrofite);
elementi chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici, monitorati trimestralmente: ossigeno disciolto e nutrienti (azoto ammoniacale, azoto nitrico e fosforo totale), integrati nel descrittore LIMeco (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori per lo stato ecologico, costituito da ossigeno disciolto, azoto ammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale);
elementi chimici a sostegno degli elementi biologici, costituiti da inquinanti chimici specifici, in particolare pesticidi monitorati trimestralmente, per i quali viene definito uno standard di qualità ambientale", fa sapere l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. E ancora: "Lo Stato Chimico di un corpo idrico è definito dalla presenza di sostanze appartenenti all’elenco di priorità che include sostanze pericolose prioritarie, sostanze prioritarie e altre sostanze, per le quali sono stabiliti standard di qualità ambientale rispetto ai quali si confrontano i dati del monitoraggio. Per i Navigli i programmi di monitoraggio, per la classificazione dello stato chimico, includono la ricerca delle seguenti sostanze: metalli, IPA, VOC, alofenoli, pesticidi con frequenza mensile per il Naviglio Grande e il naviglio Pavese; metalli, IPA, VOC e pesticidi con frequenza trimestrale per il Naviglio Martesana".
Nei sei anni 2009-2014, lo stato Ecologico dei tre navigli era sufficiente per il Grande, scarso sia il Pavese che per il Martesana. Lo stato chimico, invece, buono per tutti e tre i corsi d'acqua. Uno status che è rimasto invariato negli ultimi due anni, quello chimico. Quello ecologico invece è migliorato: il Grande e il Pavese hanno raggiunto entrambi la classe "sufficiente". Anche l'indice LIMeco (che racchiude quattro parametri differenti) ha raggiunto il grado "elevato" per tutti i corsi d'acqua. E dunque? Dunque l'acqua dei Navigli è buona (ma non buonissima). E la balneazione è decisamente una scelta... politica.
fabio.massa@affaritaliani.it