Tomoko Nagao si distingue nel panorama contemporaneo per la sua estetica e filosofia fortemente rappresentativa della corrente
Nata a Nagoya, in Giappone, nel 1976, Tomoko Nagao assimila l'eredità dei grandi Nara Yoshitomo e Takashi Murakami, fondatori e teorizzatori dello stile Superflat, per poi siluppare un suo particolare e personale linguaggio artistico. Tanto da esere oggi considerata la più importante esponente del MicroPop e del Superflat in Italia, dove attualmente vive.
Nelle sue opere Tomoko esplora, cita, rilegge l'arte classica. Contamina le più note iconografie rinascimentali e seicentesche di grandi maestri come
Leonardo da Vinci, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Velázquez, con la cultura Pop contemporanea, inserendo prodotti e marchi internazionali attraverso i quali muove una sottile, ironica e divertente critica alla società dei nostri giorni.
Le sue opere diventano così allegorie di un'epoca, quella della globalizzazione, alleggerite dall'estetica giapponese kawaii, secondo la quale ogni singolo elemento risulta rappresentato in modo carino e amorevole.
Lavora da sempre attraverso un doppio linguaggio, pittorico e grafico, realizzando dipinti a olio, stencil su muro e su tela e opere di vectorial art.
La sua è un'arte innovativa e originale, un ponte tra l'arte classica e la contemporaneità dominata da prodotti "junk" ed energia sporca, un trait d'union tra la tradizione orientale e la cultura occidentale. Con grande maestria sceglie soggetti iconografici della storia dell'arte: opere immediatamente riconoscibili note anche al grande pubblico esposte nei più grandi musei del mondo, rivisitate in chiave Pop e pervase di cultura Manga e Ukiyo-e (termine col quale si indica l'estetica fluttuante), fino ad arrivare alle creazioni ispirate alle Anime e ai cartoni di largo consumo. In Tomoko tutti questi elementi convivono e il Mickey Mouse con mutande Armani ne è la conferma. Tra le sue opere digitali dell'artista spicca "Botticelli - The Birth of Venus with Baci", già esposta alla Gemalde Galerie di Berlino nella mostra "The Botticelli Renaissance" e nel 2016 al Victoria and Albert Museum di Londra per "Botticelli Reimagined" considerato dalla critica internazionale l'evento espositivo dell'anno.