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Milano
L'avvocato di Alessia Pifferi indagata per falso ideologico
Alessia Pifferi

L'avvocato di Alessia Pifferi indagata per falso ideologico

Continua a far discutere la notizia  dell'iscrizione nel registro degli indagati dell'avvocata Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi, con l'ipotesi di concorso in falso ideologico con due psicologhe in servizio al carcere San Vittore di Milano. L'ipotesi che si evidenzia nelle carte parla di attivita' "consistente nel discutere" del processo in corso in Corte di assise "non rientrante nelle competenze". Pifferi, accusata dell'omicidio pluriaggravato della figlia Diana, aveva quindi maturato con loro l'obiettivo della perizia psichiatrica come tesi difensiva alternativa. In merito alle due psicologhe che hanno redatto una relazione sulle condizioni di Alessia Pifferi, il magistrato ha ordinato inoltre il sequestro anche di documenti su altre quatto detenute, come riferisce LaPresse.

L'ordine degli avvocati e la Camera penale di Milano: "Implicito invito ad un passo indietro"

"E' difficile, mettendosi nei panni della collega, non avere la sensazione di un implicito invito a fare un passo indietro. E non vogliamo consentire che - proprio nella giornata internazionale per l'avvocato minacciato - una situazione del genere passi inosservata. La funzione difensiva non deve essere mai in pericolo". Lo affermano in una nota congiunta l'ordine degli avvocati e la camera penale di Milano commentando la notizia .

"Non si comprende, in verita', la necessita' di ipotizzare un reato di falso in capo al difensore che ha utilizzato un documento ufficiale del carcere per formulare le proprie richieste di prova: ma non intendiamo entrare nel merito", sottolineano i presidenti Antonino La Lumia e Valentina Alberta. Critiche anche alle modalita' di diffusione della notizia: "E' grave (rectius: inaccettabile) vederla divulgata dalla stampa, contro il principio di presunzione di innocenza, soprattutto in termini di lesione reputazionale indelebile".

Scalfarotto (Italia viva): "Molto grave quanto avvenuto a Milano"

Ed ancora oggi interviene su X il senatore di Italia viva-Il centro-Renew Europe Ivan Scalfarotto: "A me pare veramente molto grave che, com'e' accaduto a Milano, il pubblico ministero indaghi il difensore di un'imputata e due tecnici, pubblici ufficiali, le psicoterapeute del carcere, perche' sostengono tesi contrarie a quelle dell'accusa. Sarebbe dunque questo il processo accusatorio, quello in cui accusa e difesa stanno 'in condizioni di parita' davanti a un giudice terzo' come dice la Costituzione?"

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