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Milano
L'eterno ritorno del rancore anche su M4. Commento

L'eterno ritorno del rancore anche su M4

C'è evidentemente in giro qualcuno che ha tanto tempo libero (specialmente dall'aprile di quest'anno, quando ha finito la consulenza pagata per il governo di Roma). Non si spiega altrimenti la polemica stucchevole - per non dire colpevole - sull'acquisto di tutte le quote da parte del socio pubblico della metropolitana M4. Una polemica che è rinfocolata - dietro le quinte - citando l'operazione M5 che portò alla cacciata (o al mancato rinnovo, ma è lo stesso) di Bruno Rota in Atm. Non che se la sia passata male, l'ex presidente e dg: prima ha provato con Atac, finendo per litigare a tempo di record e mollando tutto, e poi è finito dal 2021, grazie alla stima che ha di lui Stefano Buffagni del Movimento 5 Stelle a fare il consulente per il Nucleo tecnico di politica economica. Incarico, come si diceva, finito nel 2023, e quindi transitato per un bel pezzo con il nuovo potere di centrodestra, che pare decisamente disattento alle sue caselle. La nomina del Pd Gasbarra all'Eur dice tutto, e ovvero che nella politica romana vale tutto e tutto si tiene. Ma è una divagazione.

Operazione buona sotto tutti i punti di vista: ecco perchè

Torniamo al punto. Il Comune di Milano, con Emmanuel Conte e l'ad di Atm Arrigo Giana (di cui Bruno Rota è acerrimo nemico), strutturano una operazione che è buona sotto tutti i punti di vista: la mettono in sicurezza, permettono una migliore gestione della finanza e dei mutui, insomma, qualcosa che va a risolvere l'annosa questione M4, sulla quale già la giunta Pisapia (che espresse Rota alla guida di Atm...) aveva dubbi inerenti proprio la tenuta finanziaria. E non privatizzano, ma rendono di proprietà pubblica. Un piccolo capolavoro. Che cosa succede? Che Beppe Sala ma soprattutto Arrigo Giana vengono attaccati da Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde (oh, ma con questi verdi non ci si capisce più niente: il sindaco non è un Verde Europeo?) che dichiara: "L'obiettivo dichiarato è di migliorare le condizioni di finanziamento delle opere pubbliche, ma di fatto si priva l'ATM di risorse preziose per aumentare gli stipendi dei tranvieri e arrestare l'emorragia di corse soppresse che sta interessando il trasporto pubblico milanese", confondendo evidentemente quello che sono gli investimenti e quello che è la spesa corrente. E poi, in articoli di stampa, ributta nel pastone la questione M5, che non c'entra niente di niente. Tanto quanto non c'entrano niente gli stipendi dei tranvieri.

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