Milano

L'ex di Daniela Santanchè condannato a 30 mesi per frode

Canio Giovanni Mazzaro condannato a 2 anni e sei mesi e alla confisca di 644mila euro per sottrazione fraudolenta al pagamento delle tasse legate alla vendita di uno yacht

L'ex di Daniela Santanchè condannato a 30 mesi per frode

Canio Giovanni Mazzaro, ex compagno della ministra Daniela Santanche', e' stato condannato a 2 anni e sei mesi e alla confisca di 644mila euro per sottrazione fraudolenta al pagamento delle tasse legate alla vendita di uno yacht.

La vendita fittizia dello yacht ad una società rappresentata da Santanchè

 La procura di Milano aveva chiesto una condanna a 3 anni di reclusione e la confisca di 393 mila euro per Mazzaro. Il reato contestato e' sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per l'operazione di vendita dello yacht 'Unica' nel 2019. Nell'ambito della vicenda era stata archiviata dal gip la posizione dell'indagata Santanche'. Nel capo d'accusa il pm Paolo Filippini scriveva che l'imprenditore "ha un unico bene che vende dopo che gli sono state notificate delle cartelle esattoriali" al solo fine di "far sparire l'unico bene aggredibile e i suoi proventi". Un'operazione che sarebbe avvenuta con una presunta fittizia cessione alla societa' Biofood, all'epoca rappresentata da Santanche', per 393 mila euro, che "Mazzaro dovrebbe ricevere, ma non avverra' mai".

Poco piu' di venti giorni dopo, il 24 aprile, la stessa barca sarebbe stata ceduta per 393 mila euro dalla Biofood a una societa' di diritto maltese, la Flying Fish Yachting ltd. Con questo schema "Mazzaro - e' la tesi del pm - utilizza la societa' per spese di natura personale". Per l'avvocato difensore Matteo Mangia, che aveva chiesto l'assoluzione con formula piena, la "vendita della barca non e' stata simulata" in quanto le "trattative sono iniziate tre anni prima dell'arrivo delle cartelle esattoriali dell'agenzia delle entrate"

I legali di Canio Mazzarro: "Faremo ricorso"

"Ci aspettavamo un esito diverso, leggeremo le motivazioni ed e' ragionevole pensare che faremo appello". E' la reazione dell'avvocato Matteo Mangia alla sentenza di condanna a due anni e sei mesi per il suo assistito Canio Mazzaro. Nel dispositivo del verdetto firmato dal giudice monocratico Emanuele Mancini, si legge che Mazzaro viene "interdetto dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria e incapace di contrarre con la pubblica amministrazione per la durata di due anni nonche' interdetto in perpetuo dall'ufficio di componente della Commissione Tributaria".








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