Milano
L'immobiliarista Danilo Coppola condannato a 2 anni e mezzo. Pm: "Ricatti contro Prelios"
L'immobiliarista romano al centro di un nuovo scandalo giudiziario: la Procura di Milano ha chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi per tentata estorsione
L'immobiliarista Danilo Coppola condannato a 2 anni e mezzo. Pm: "Ricatti contro Prelios"
La Procura di Milano ha chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a una multa di 2mila euro, per Danilo Coppola, l’ex immobiliarista romano soprannominato “Er Cash”. L’accusa, presentata dal pm Mauro Clerici, riguarda una tentata estorsione ai danni della società Prelios, connessa a uno dei filoni del crac della società Porta Vittoria. Questo colosso immobiliare aveva realizzato l’omonimo quartiere milanese tra il 2015 e il 2016. Al centro dell’inchiesta, una manovra giudicata fraudolenta che avrebbe coinvolto Immobiliare Orizzonte, una società svizzera formalmente gestita dalla moglie separata di Coppola, Silvia Necci, ma ritenuta dagli inquirenti una copertura. Secondo l’accusa, Coppola avrebbe preteso 110milioni di euro o il trasferimento della proprietà dell’Hotel Cicerone di Roma, allora nelle mani del Banco BPM, per bloccare la commercializzazione del complesso Porta Vittoria.
Una carriera segnata da scandali e condanne definitive
Coppola, attualmente detenuto dopo anni di latitanza negli Emirati Arabi, sta scontando una condanna definitiva a 7 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta legata ai fallimenti di tre sue società immobiliari, tra cui Porta Vittoria. L’ordinanza, che include un residuo di pena di oltre 6 anni, evidenzia una carriera imprenditoriale macchiata da operazioni finanziarie opache e crac milionari. Nel caso Prelios, il pm ha descritto Immobiliare Orizzonte come una “società sconosciuta” che avrebbe siglato un contratto preliminare poco credibile, con cifre gonfiate fino a 350milioni di euro. Mentre Coppola non era presente in aula, i legali di Prelios, parte civile nel processo, hanno ribadito la gravità delle azioni attribuite all’imprenditore, che sembra ormai il protagonista di una parabola discendente tra le più controverse del panorama immobiliare italiano.