Milano
L’incredibile litigio su Ciro: l’arcilesbica banna Cecilia Strada
Arcilesbica Nazionale: Ciro è una donna, non un trans visto che non ha iniziato il percorso di transizione. Scoppia la bagarre sui social
L’incredibile litigio su Ciro: l’arcilesbica banna Cecilia Strada
Dunque, senza mettere asterischi e senza entrare nel merito, volano gli stracci tra il portavoce dei Sentinelli Luca Paladini e l'Arcilesbica Nazionale. Non è la prima volta. Ma questa volta a completare il quadro è il fatto che la polemica si è innescata dall'omicidio della fidanzata di Ciro, il trans che ha perso la compagna a Napoli. La storia è QUI. Una storia di sangue che alcuni hanno raccontato sbagliando termini e desinenze, maschili e femminili. E fin qui, si tratta di mancanza di sensibilità giornalistica. I sentinelli e non solo stanno preparando per l’inizio di ottobre una grandissima manifestazione contro l'omobitransfobia "per avere una legge. Per Maria Paola. Per tutte. Per tutti". Arcilesbica Nazionale però non ci sta sul fatto che Ciro fosse un trans. "La transessualità non si autocertifica, ci sono passi da fare ben precisi. Il fatto al momento non smentito è che Cira Migliore ha documenti e corpo femminili, non ha mai iniziato alcun percorso di transizione. In caso questo venga ufficialmente rettificato, provvederemo a chiamarlo Ciro, trans ftm, da femmina a maschio. Fino ad allora Cira Migliore è realmente una vittima di violenza misogina a cui è stata toglia con la morte la compagna Maria Paola Gaglione, le facciamo le più sincere condoglianze e piangiamo un altro femminicido", scrive in un post riassumibile così: visto che Ciro non è formalmente un trans allora vuol dire che è ancora una donna e dunque non si tratta di violenza contro un trans ma contro una donna, e dunque i due non erano una femmina e un trans, ma una femmina e una femmina, quindi due lesbiche, quindi il lutto è nostro. Gne gne gne. In effetti mancava il contendersi anche i compagni dei cadaveri, all'orrore odierno. Ma c’è di più. Perché Arcilesbica, vista l’ondata di commenti negativi ha iniziato una operazione di ban che ha colpito anche alcuni nomi eccellenti nel campo dei diritti e della sinistra milanese. Un nome su tutti: Cecilia Strada.
fabio.massa@affaritaliani.it