Milano
L’inesistenza delle ragioni dell’unione delle carriere tra magistrati e giudici
Lo stato della giustizia è un problema, in Italia
L’inesistenza delle ragioni dell’unione delle carriere tra magistrati e giudici
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Il tema della giustizia è divisivo, ma solo sui giornali. Perché poi, appena si spiegano le cose alla gente comune, quella capisce alla grande di che cosa si sta parlando. Se non capisce, invece, segue quello che acriticamente gli dice la politica. Iniziamo dai fatti, inoppugnabili.
Lo stato della giustizia è un problema, in Italia. La lentezza e la farraginosità sono dovute a mille problematiche, sia umane (nel senso che sono esseri umani quelli che ci lavorano, e sbagliano e non sono perfetti) che sistemiche. Questa lentezza fa sì che la giustizia diventi ingiusta. Il nodo tra giustizia e mondo dei media provoca poi distorsioni inquietanti, con innocenti buttati sulla graticola e inceneriti e poi assolti fuori tempo massimo con pena già scontata in termini di famiglia, lavoro, affetti, reputation. Questo è un fatto.
Ieri è arrivata la prima approvazione per la separazione delle carriere. Oggi i magistrati inquirenti e i giudici fanno parte della stessa "famiglia", tanto per spiegarla semplice. E possono saltare ora di qua, ora di là. Per un po' fanno i magistrati, poi si mettono a fare i giudici. E' una stupidata, ma per capire il tema plasticamente: i pm e i giudici tendono a darsi del tu, mentre entrambi agli avvocati danno del lei. Ovvio: tra giudici e pm c'è confidenza, in certi casi, perché hanno lavorato nello stesso ufficio in passato.
Questa cosa non va bene. Non va bene che ci sia un blocco unitario di giudici e pm, e gli avvocati dall'altra parte. Mi vien da dire: per la lentezza della giustizia non va bene neppure che sia consentito agli avvocati fare ostruzionismo inutile, ma questa è un'altra storia.
Dunque, non c'è una motivazione una, secondo me, per dire che c'è una deriva autoritaria se si fa quello che esiste in tutto il mondo: giudici terzi e imparziali, magistrati accusa, avvocati difesa. Il giudice sta sopra, e tiene a distanza entrambe le parti. Dove sta il problema? Semplicemente non c'è, salvo che per una casta - perché di questo si tratta - che non vuole perdere un po' di potere. Amen. Ce ne faremo una ragione, perché il bene comune è più importante del bene di categoria.