"L'opacità di Expo era evidente". Rizzo: "Tutti sapevano tutto"
Basilio Rizzo è sempre stato uno degli oppositori di Beppe Sala. Ora commenta: "Queste cose si sapevano anche prima. Ero certo dell'opacità intorno ad Expo"
di Fabio Massa
Basilio Rizzo è sempre stato uno degli oppositori di Beppe Sala. Fin dalla prima ora, con la sua candidatura a sindaco, ha sostenuto l'opacità di Expo e il fatto che Mr. Expo fosse inadatto al ruolo di candidato sindaco prima e di sindaco dopo. Ora torna "sul luogo del delitto" con Affaritaliani.it: "Io l'avevo detto, era del tutto evidente. L'aspetto non è giuridico, vorrei che la politica arrivasse prima. E qui si sapeva tutto". L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Basilio Rizzo, lei può dire: "Io l'avevo detto".
Effettivamente l'avevo detto. Era del tutto evidente.
Aveva previsto l'inchiesta.
No, perché l'aspetto non era giuridico. Ma politico. Io vorrei che la politica arrivasse prima.
Che cosa ne pensa dell'autosospensione?
E' una scelta del sindaco.
E quindi?
Quindi io dico che queste cose si sapevano anche prima. Io ero assolutamente certo dell'opacità intorno ad Expo. Quel che emergeva da altre indagini della magistratura è che tutto si doveva fare per Expo, per realizzare Expo. Che tutto fosse consentito. Io credo che ci sia stata una legislazione speciale per Expo. I giudici fanno la loro parte, e questa legislazione è finita. Per la politica sarebbe stato un bene non avere questa spada di Damocle.
L'autosospensione?
Lo ha deciso, e va bene. Ma ora l'importante è che tutte le partite, a partire da Cascina Merlata per arrivare fino al post-Expo, si fermino. Che Expo torni alla legislazione "normale". L'autosospensione può essere utile, a patto che le cose non vadano avanti come prima.
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it