Sala chiede aiuto a Salvini, la destra: "Ammetta il suo fallimento" - Affaritaliani.it

Milano

Sala chiede aiuto a Salvini, la destra: "Ammetta il suo fallimento"

Sardone e De Corato si scagliano contro il sindaco: "Lui ha trascurato il tema".

Sala, critiche dall'opposizione dopo la richiesta d'aiuto a Salvini

Il sindaco di Milano chiede l'intervento del ministro dell'Interno Matteo Salvini perché un numero più alto di vigili sia impiegato nelle strade di Milano. E l'opposizione insorge, accusando il primo cittadino di dimostrarsi inadeguato ai suoi compiti. "Il sindaco Sala, chiedendo aiuto al ministro Salvini sul tema della sicurezza, ammette candidamente il suo fallimento sulla questione - ha dichiarato Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, recentemente fuoriuscita da Forza Italia - Del resto non ci vuole una laurea per capirlo, basta farsi un giro nelle periferie della città che sono allo sbando per toccare con mano i problemi della gente e rendersi conto che Sala e la sua giunta sono assenti". 

Sardone ha proseguito: "Ora Sala chiama in causa Salvini, ma vorrei capire perché non abbia fatto lo stesso con Minniti quando il Pd governava anche a livello nazionale. In Consiglio comunale il tema sicurezza non è praticamente mai stato affrontato. Ci sono interi quartieri in mano a immigrati, rom, spacciatori e criminali vari: Sala però non ha mai alzato un dito. Mi fa piacere che si svegli ora e dica apertamente di aver trascurato la sicurezza di Milano, nonostante le mille promesse e i mille annunci, ossessioni per le periferie incluse".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia: "Ogni tanto Sala pensa di essere ancora direttore generale del centro destra. Qualcuno dovrebbe ricordargli il ruolo che ricopre oggi e chi rappresenta. Questa allucinazione che ieri ha colpito uno del suo partito, Marcora, ora colpisce lui. Chiedere aiuto al ministro degli Interni per avere più vigili per strada dopo, come da sua ammissione, aver accettato negli anni che la quota parte di Polizia Locale per strada rispettasse quella presente negli uffici è assurdo. Lo smemorato sindaco forse non si rammenta di essere lui il diretto responsabile della Polizia Locale, nominando in prima persona il Comandante. Con la richiesta odierna, decisamente inappropriata, di aiuto al Ministro degli Interni, sancisce il deprofundis sulla sicurezza, abiura alla sua funzione e sottolinea di non aver voce in capitolo sulla Polizia Locale dopo aver detto, il 4 ottobre 2017, al 157esimo anniversario del corpo 'chi pensa di fare l'agente e magari sogna di stare in ufficio ha sbagliato mestiere".








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