La felicità dei dirigenti Pd. Bussolati: “Complimenti da Renzi”
Comunali 2016: Pd metropolitano, già si affilavano i lunghi coltelli di una resa dei conti interna già pronta. E invece...
di Fabio Massa
Poteva essere una catastrofe. “I nostri scatoloni erano già pronti. Avremmo dato le dimissioni domani mattina”. A dirlo è uno dei dirigenti apicali del Pd milanese. Quel Pd metropolitano renziano, giovane, tanto vituperato. Quel Pd metropolitano per il quale si affilavano i lunghi coltelli di una resa dei conti interna già pronta. Veleni. Le zone perse. Le recriminazioni sulle candidature. Alcune accoglibili, peraltro. Alcune sicuramente motivate. Altre no. E poi quella distanza “ambrosiana” dal premier Renzi, conosciuta dai più avvertiti, e sconosciuta ai più. Ora da Roma è arrivato un messaggio netto: “Siete l’orgoglio del Pd nazionale”. Perché è la Madonnina che salva Renzi, in affanno dopo la sconfitta prevista di Roma ma soprattutto per la scoppola di Torino, che peraltro fa male anche a una delle ex-correnti più potenti di Milano, l’Area Dem che aveva uno dei suoi leader appunto in Piero Fassino. E quindi, Milano salva Renzi. Questa è la sintesi. Lo fanno i ragazzini terribili. Pietro Bussolati e Paolo Razzano, ovviamente, e poi tutti gli altri. “Avremmo dato le dimissioni domani mattina”. Dopo la nottata della sconfitta.
E invece no, a Milano capita che vince Beppe Sala. E quindi la sconfitta non c’è, c’è la vittoria di una classe dirigente che comunque vedrà un ricambio tra un anno, quando con tutta probabilità Pietro Bussolati non sarà della partita del rinnovamento della segreteria. Forse sarà la volta di Razzano, comunque ci sarà battaglia. Ma con una vittoria già bella che in archivio. “Siamo felicissimi, spiega il segretario Pd Bussolati ad Affaritaliani.it - Stasera festeggiamo, domani facciamo i ragionamenti. Abbiamo vinto in modo incredibile”. Ma Matteo Renzi vi ha chiamato? “Certo, sì. Ci ha detto: siete bravissimi. E’ stato un bel complimento. Abbiamo vinto grazie a un partito molto unito, unito come mai”.
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it