Milano
La Lega: "Nessuna richiesta di dimissioni per i consiglieri". Il caso
Si diffonde una voce: vertici della Lega avrebbero chiesto agli eletti nel consiglio lombardo di dimettersi. Ma il segretario smentisce ad Affari: Fino in fondo
La Lega: "Nessuna richiesta di dimissioni per i consiglieri". Il caso
Fibrillazioni su fibrillazioni. La seduta di consiglio regionale odierna, alla quale poi seguiranno quelle di domani e dopodomani, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio rodeo, Un po' per le questioni relative al bilancio, un po' per una serie di voci che si sono diffuse fin dalla tarda mattinata. Secondo fonti di Affaritaliani.it Milano, alcuni esponenti del Carroccio hanno sostenuto che vertici della Lega avrebbero chiesto agli eletti in consiglio regionale di dimettersi per far cadere la legislatura regionale e dunque andare al voto in modo unificato tra Politiche e Regionali. Ovviamente il vantaggio sarebbe del tutto elettorale, considerato che le Politiche sono un traino per Attilio Fontana che dovrebbe vedere la sua candidatura ulteriormente confermata nelle prossime ore. Questa voce si è diffusa rapidamente, con una levata di scudi da parte dei consiglieri: molti dei consiglieri leghisti non tornerebbero in consiglio regionale. E parimenti a Roma ci sarebbero molti fuoriusciti dal Carroccio che proverebbero l'avventura sui territori essendo stato tagliato il numero dei parlamentari e ridotto il peso elettorale della Lega nella Capitale.
Tuttavia, ad Affaritaliani.it Milano, il segretario nazionale della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti smentisce recisamente: "I vertici non hanno mai chiesto le dimissioni dei consiglieri regionali né del presidente. La legislatura continua perché la priorità della Lega, del Centrodestra e del presidente Fontana è affrontare i problemi dei lombardi: caro bollette, caro carburante, il lavoro... Noi siamo impegnati per risolvere questi problemi. Nella riunione si è parlato dell'impegno che abbiamo richiesto a tutti per le politiche".
Lega: riunione in Regione Lombardia
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano, nel primo pomeriggio è iniziata una riunione tra la segreteria della Lega Lombarda, il presidente di Regione Lombardia, il presidente del Consiglio regionale e gli eletti del Carroccio: in questa riunione Cecchetti ha chiesto il massimo impegno per le politiche. E smentisce di aver mai parlato di dimissioni sia del presidente che dei consiglieri.
Il nodo Lamorgese
Alcuni argomentano che sarebbe stato meglio avere l'election day. Secondo voci, tra questi ci sarebbe il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi. Una linea che però si scontra con due problematiche fondamentali. La prima è che l'Election day dovrebbe deciderlo Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno. E questo non è affatto scontato. Anzi, la cosa più probabile che risulta è che la ministra Lamorgese potrebbe decidere di accorpare eventuali elezioni regionali lombarde anticipate con la Sicilia a novembre, stante anche il fatto che, avendo la Sicilia l'autonomia, lo Stato non può decidere di spostare le elezioni regionali.
Lombardia, continua la querelle tra Fontana e Moratti
Intanto continua la querelle tra Fontana e Moratti. Con Letizia Moratti che sollecita ulteriormente il centrodestra a dare una risposta urgentemente alle sue istanze di voler essere candidata. Attualmente alcuni dell'entourage di Letizia Moratti consultati da Affaritaliani.it Milano dicono che Salvini potrebbe dare una svolta alla candidatura, anche se questa appare una opzione non probabile ma che sta circolando. L'altra soluzione per l'ex sindaco di Milano sarebbe quella di candidarsi per il polo centrista che sta agglomerando Calenda, seguendo così l'esempio di Mariastella Gelmini e, probabilmente, Mara Carfagna. Per adesso Letizia Moratti non rilascia ulteriori dichiarazioni ma la situazione è tesa e nelle prossime ore si vedrà cosa succederà.
fabio.massa@affaritaliani.it