Milano

Coronavirus, la Lombardia chiede il blocco totale. Conte ferma tutta l'Italia

Coronavirus, il premier Conte aderisce alla richiesta della Lombardia e chiude tutto in tutta Italia

La Lombardia chiede il blocco totale. Conte ferma tutta l'Italia

“E’ importante essere consapevoli che abbiamo cominciato a cambiare le nostre abitudini ma l’effetto lo vedremo tra un paio di settimane. Nessuno deve pensare che lo vedremo domani, servono un paio di settimane per un riscontro effettivo”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aderisce alle richieste di Regione Lombardia e le estende a tutta Italia. Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di rispettare misure che rappresentavano un primo passo, che ero consapevole non sarebbe stato l'ultimo. Ora, questo e' il momento di compiere un passo in piu'. L'Italia rimarra' sempre una zona unica. Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attivita' commerciali di vendita al dettaglio a eccezione dei negozi di beni di prima necessita', delle farmacie e delle parafarmacie. Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Per le attivita' produttive va incentivato il piu' possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi. Le fabbriche potranno continuare a svolgere attivita' produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza che evitino il contagio. Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, tra cui i trasporti".

 

Consensi bipartisan a nuova stretta per Coronavirus

Invocata da tutti, la chiusura degli esercizi commerciali - fatta ovviamente eccezione per quelli di prima necessita' o comunque essenziali - riscuote il consenso trasversale delle forze politiche, che fanno arrivare in tempo reale il loro apprezzamento. "Ha prevalso il buon senso" sottolinea subito Attilio Fontana, che era gia' in pressing su Palazzo Chigi perche' desse il via libera alla ulteriore stretta almeno per la Lombardia. "Il Coronavirus si puo' contrastare solo con misure rigorose. Sono certo che non solo i lombardi, ma tutti gli italiani, valuteranno positivamente questo provvedimento", dice allora il presidente della Regione Lombardia. Di "misure dure, ma indispensabili" parla Fabiana Dadone.

"Non lasceremo nulla di intentato. Stando uniti potremo farcela", aggiunge la ministra per la P.A. "La chiusura di tutte le attivita', eccetto quelle indispensabili, rappresenta una necessita' non piu' rinviabile per fermare la diffusione del virus. Grande stima nei confronti del presidente Giuseppe Conte per il coraggio e la determinazione. Insieme ce la faremo", dice invece il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca'. "Un altro passo per sconfiggere il Coronavirus. Ora l'Italia unita deve combattere", e' l'invito che arriva da Nicola Zingaretti.

Il segretario Pd aggiunge: "Ognuno nel suo ruolo, funzione e lavoro. Ognuno facendo la sua parte. Rispettando le regole e collaborando ce la faremo". "Forza, cittadini italiani. E' il momento del coraggio, del sacrificio e dell'impegno. E' il momento di essere comunita'. Insieme combattiamo, insieme vinciamo", esorta il capo politico reggente M5s, Vito Crimi. Ma anche l'opposizione condivide le nuove misure varate oggi. "Da italiano, da leader dell'opposizione, da padre, sono soddisfatto perche, finalmente, il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori, in prima linea da settimane. Per l'Italia e gli italiani noi ci siamo. Sempre", assicura Matteo Salvini. 

Coronavirus: Confindustria Lombardia, grati per scelte Conte

"La decisione del Presidente Conte meritano il rispetto e la gratitudine per il grande senso di responsabilita' e di equilibrio dimostrato in questa fase cosi' delicata per il Paese", dice il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. "Le imprese lombarde continueranno con ancor piu' responsabilita' a garantire la sicurezza e il rispetto delle misure a tutela della salute dei lavoratori", garantisce: ". E Confindustria Lombardia vigilera', in accordo con Regione Lombardia, affinche' il rispetto delle disposizioni anti contagio sia una discriminante per la prosecuzione delle attivita' produttive". "La strada per battere il coronavirus e tornare a essere il grande Paese che conosciamo - dice ancora Bonometti - passera' anche da tutte quelle persone che continueranno a popolare e tenere in vita le nostre fabbriche, dando speranza a tutti i cittadini'. 








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