Milano

La Lombardia? Può diventare il paradiso naturista. Inside

di Fabio Massa

C’è qualcuno che in Regione Lombardia è appassionato proprio di… naturismo. Ovvero, secondo Wikipedia, “il naturismo è un movimento che promuove un contatto più diretto e meno artificioso dell’essere umano con la natura, partendo dal rispetto verso le persone, per arrivare al rispetto degli animali e dell’ambiente attraverso uno stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza del proprio modo di essere interiore”. In consiglio regionale, tra gli emendamenti alla legge in “materia di turismo e di attrattività del territorio lombardo”, ce ne sono vari, a firma di Marco Tizzoni, consigliere eletto con la Lista Maroni, già assessore a Rho, classe 1968. Il numero 68, ad esempio, propone di “promuovere le condizioni necessarie a garantire la possibilità di praticare il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell’ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati”. E ancora, sulle competenze delle Province e della Città metropolitana di Milano, sempre sul turismo, l’emendamento numero 70 dice: “le Province e la Città Metropolitana di Milano, (…) possono destinare spiagge lacustri o fluviali, boschi, parchi o altri ambienti naturali (…) alla pratica del turismo naturista”. Idem per il 71. Insomma, forse che la Lombardia, grazie all’intervento di Marco Tizzoni, possa diventare il paradiso dei naturisti? E come la penserà l’assessore al Commercio, Mauro Parolini? Lo si vedrà in aula, durante la discussione…

AGGIORNAMENTO/ Alla fine, non si sa bene per quale motivo, gli emendamenti sono stati ritirati. Ma è stato presentato un sub-emendamento. Il concetto? Identico: “La Lombardia deve riconoscere il turismo naturista”. E c’è anche la firma dell’assessore Parolini. Il consiglio approva. La Lombardia davvero può diventare un paradiso naturista.

@FabioAMassa







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