La Milanesiana: omaggio a Scerbanenco allo Iulm
La Milanesiana: il 5 luglio allo Iulm omaggio all'inventore del noir italiano Giorgio Scerbanenco. Ci sarà anche la figlia Cecilia
La Milanesiana: omaggio a Scerbanenco allo Iulm
La Milanesiana – ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, promossa da Comune di Milano e organizzata da I Pomeriggi Musicali/Teatro dal Verme – propone un omaggio, articolato in due appuntamenti presso l’Università IULM, a Giorgio Scerbanenco, lo scrittore e giornalista italiano di origine ucraina, riconosciuto come il padre del noir italiano, che ha saputo ispirare con i suoi romanzi registi di ieri e di oggi. In programma, per questa speciale giornata, due proiezioni, la presentazione di un suo romanzo inedito, il racconto della figlia Cecilia, alcune letture e un concerto con parole e immagini di Morgan. A introdurre Alberto Pezzotta, che scrive di cinema per il Corriere della Sera.
Si comincia alle 15 di giovedì 5 luglio con le proiezioni di due film tratti da romanzi di Scerbanenco: La morte risale a ieri sera (I milanesi ammazzano al sabato) (1970, 92’) di Duccio Tessari e di Milano Calibro 9 (1972,102’) di Fernando Di Leo. Il primo è un adattamento cinematografico di I milanesi ammazzano al sabato, l’ultimo di una trilogia ispirata ai quattro romanzi dello scrittore. Il secondo è il capitolo iniziale della trilogia del milieu di Di Leo e prende il titolo dall’omonima antologia di racconti di Scerbanenco.
Alle 21, invece, salgono sul palco, a proseguire l’omaggio de La Milanesiana allo scrittore italo-ucraino: Sveva Casati Modignani, una delle firme più amate della narrativa contemporanea per la ricchezza delle trame e dei contenuti, capaci di ripercorrere la storia del nostro paese di ieri e di oggi; Piero Colaprico, scrittore di gialli e saggi, caporedattore di Repubblica e ”inventore” del termine Tangentopoli; Maurizio De Giovanni, autore di due serie poliziesche – quella con protagonista il commissario Ricciardi, ambientata nei primi anni Trenta, e quella dei Bastardi di Pizzofalcone, nella Napoli contemporanea, Premio Scerbanenco con Il metodo del Coccodrillo; Massimo Picozzi, medico, psichiatra e criminologo, tra i maggiori esperti di profiling, si è occupato dei più clamorosi casi di cronaca degli ultimi anni. Sul palco, con il suo personale racconto, anche Cecilia Scerbanenco, figlia dello scrittore.
A chiudere la serata il concerto in parole e immagini di Morgan, amico del Festival. Serata a ingresso libero fino a esaurimento posti.