Milano, Sala: “La nuova giunta entro lunedì. Parità uomini-donne"
Sala: l'importante è avere un team coeso che sappia lavorare insieme per Milano
"Mi prendo al massimo sette giorni per la creazione della nuova giunta. Forse anche meno". Lo ha annunciato il nuovo sindaco di Milano, Beppe Sala nella sua prima conferenza stampa post voto. La nuova squadra dovra' ispirarsi ad alcuni principi, tra cui "la parita' tra uomini e donne - spiega - la volonta' di premiare chi tra i politici ha corso nella competizione elettorale e con successo, e la volonta' di attrarre risorse di qualita' dall'esterno, la politica puo' avere un grande contributo anche da persone che vivono a Milano".
"Sulla base di questi semplici principi partiremo - aggiunge - Ascolteremo tutti e poi il sindaco prendera' le sue decisioni". Quello che e' "importante - sottolinea - e' avere un team coeso, di uomini e donne che sappiano lavorare insieme, per gestire questo compito difficile che i milanesi ci hanno affidato". Beppe Sala promette un grande impegno per andare avanti "continuando il lavoro fatto dalla giunta uscente".
E' confermando le tre priorita' della campagna elettorale, in particolare "il tema delle periferie", spiega " e' il numero uno, vorrei tenermi una delega per quello, per affrontare quel tema in prima persona", segue poi l'attenzione a una una "politica ambientale dei milanesi e la terza questione riguarda la promozione internazionale". Milano ha ottenuto grandi successi con Expo e dovra' continuare su quella strada, "lavoreremo bene per attrarre i migliori studenti del mondo e sul turismo, dobbiamo fare questo in maniera estremamente professionale, quasi manageriale. Il mio modello e' Londra. Questo e' un momento in cui si puo' fare di piu'" conclude.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Si delinea la composizione del nuovo consiglio comunale con Beppe Sala sindaco di Milano. Alla maggioranza vanno 29 consiglieri e 19 all'opposizione. Il primo partito e' il Pd che aumenta la pattuglia e conquista 22 seggi (dai 19 con Pisapia), in cima alla lista delle preferenze l'assessore uscente al welfare Pierfrancesco Majorino. Cinque seggi alla lista civica Noi per Milano e 2 a Sinistra per Milano. Non e' ancora chiara la situazione di Marco Cappato, leader dei Radicali che al ballottaggio si e' schierato con Beppe Sala. Se avra' o meno un seggio, lo decidera' la Commissione elettorale.
Al centrodestra vanno 15 consiglieri, con Stefano Parisi in testa. Mentre resta fuori per la prima volta in piu' di 30 anni l'ex vice sindaco con Albertini e Moratti, Riccardo De Corato (Fdi). A Forza Italia vanno 8 consiglieri, con Mariastella Gelmini che risulta la piu' votata in citta', 4 alla Lega, il primo e' Matteo Salvini. Un consigliere va alla lista civica Milano Popolare per il momento e' dentro Matteo Forte e fuori l'ex ministro Maurizio Lupi. Dentro anche Gabriele Albertini con la lista civica a sostegno di Parisi. Fa la tripletta il Movimento 5 Stella, in consiglio andranno Gianluca Corrado che si era candidato sindaco e Patrizia Bedori, la piu' votata della lista. Una conferma per Basilio Rizzo, presidente uscente dell'assemblea.
LA PRIMA CONFERENZA STAMPA DI SALA SINDACO MINUTO PER MINUTO
di Fabio Massa
16:40 “Ci saranno rappresentanti di Comunione e Liberazione? Non penso, non ne ho in mente. La vicesindaco sarà una donna. Cerchiamo di comporre in fretta il tutto. C’è un tema di giunta, di vicesindaco, di presidente del consiglio. Giunta snella? Sì, però ho pensato anche di tagliare vari assessorati ma non è che ci saranno tanti risparmi. Il mio dovere è far crescere le persone che hanno lavorato con me”
16:38 “Ho una grandissima stima di Pisapia perché ci siamo via via avvicinati e conosciuti ancor di più sul terreno comune della politica. Renzi? Ci ha detto che era ammirato di come si fanno le cose a Milano”.
16:35 “Chi ha contribuito alla vittoria nel suo staff? Tutti, sono stati tutti straordinari. Nella costruzione della giunta terremo conto di una serie di fattori. Aspettiamo lunedì. Non sta a me giudicare rispetto al Pd. Dopodiché se c’è stata una persona del Pd nazionale che più di altre mi è stato vicino è il ministro Martina. Ma questo non è un segreto. Voglio governare per cinque anni, anche se l’ambizione sarebbe di governare per 10 anni”.
16:30 “Non so se ho salvato il governo o meno. Mi sembra tanto… E’ stato importante vincere a Milano. Io nell’ultima fase ho fatto di tutto per focalizzare il progetto e il pensiero su Milano e probabilmente questo è stato recepito. Credo che Milano sia stata importante e questo ci mette in condizione di dialogare con il governo. Molti dei nostri obiettivi derivano da una relazione con il governo. Il sindaco deve poter negoziare con il Governo. Ci siamo sentiti rapidamente con Renzi. Le nostre conversazioni sono sempre rapidi”.
16:25 “Nei 15 giorni finali sono arrivate a sintesi tante cose. Spostamento a sinistra? Io da un lato ritengo che una parte della sinistra abbia avuto all’inizio un pregiudizio che io capisco. Però guardando il nostro programma noi abbiamo un solido programma di centrosinistra. Ora si tratterà di dimostrare nei fatti che saremo in grado di rimanere differenti. Il giochino di equiparare i due candidati l’ho sempre rifuggito. Nella fase finale ci sono riuscito. Io faccio politica da dicembre: non è che sono nato politico. Magari ho pure sbagliato qualcosa se non mi sono smarcato subito”.
16:24 “Non so ancora quando assumerò l’incarico. Partiranno subito una serie di incontri. Il primo che chiamerò sarà il Cardinale Scola e i rappresentanti di tutte le religioni. La Milano contemporanea e pacifica debba essere un elemento fondante della nostra azione. Poi vedrò i rappresentanti di tutte le istituzioni. Non vi sfugge che il livello di collaborazione più importante sarà con il presidente Maroni. C’è il tema dell’edilizia popolare, dei trasporti, dell’ambiente e della sanità, di fatto il sindaco è il terminale delle istanze dei cittadini e quindi dobbiamo confrontarci. Con Maroni ci siamo sentiti e si è congratulato con me
16:20 “Vorrei tenermi una delega alle case popolari. Poi voglio insistere sull’ambiente. La terza questione me la porto da Expo: il tema della promozione internazionale. Milano è avviata, ha migliorato molte cose e ha ottenuti tanti successi nel 2015. Se si lavorasse bene sul tema dell’attrazione degli investimenti, potremmo fare grandi cose”.
16:15 “Chiamerò presto i sindaci della città metropolitana per passare a una fase operativa. Io vengo dalla provincia e so che cosa vuol dire”
16:13 “Il mio modello è Londra, ma è il momento in cui si può fare molto di più. Il nostro problema è quello di promuovere il tanto che abbiamo. La città metropolitana? Rispetto a tutti i discorsi che abbiamo fatto prima costituisce l’ambito del tutto. C’è un tema di risorse ed è una delle priorità. Dobbiamo trovare soluzioni in maniera permanente e non solo contingente”
16:10 “Sono cosciente del fatto che alla fine quasi il 50 per cento dei milanesi non hanno votato. Lo so, e non posso intervenire a posteriori. Guardando avanti invece posso lavorare e portare a casa azioni e risultati e mostrare il buono che possiamo fare per la città. Possiamo convincere tutti quelli che non hanno votato che siamo gli uomini e le donne giusti per guidare la città”
16:05 “Ripartiamo da Milano. Non sono qui oggi per parlare di scenari nazionali. Per come si è sviluppata la campagna soprattutto nella fase iniziale, e per come si è sviluppato il voto io credo che si è pensato al progetto di Milano e quindi che il centrosinistra dovesse e potesse continuare a guidare Milano in continuità ma con idee nuove”.
16.00 Tutto pronto per la prima conferenza stampa da sindaco di Milano di Beppe Sala, che nella notte di ieri ha festeggiato fino all 3 di mattina circa. Folla di fotografi e operatori tv. In sala iniziano ad arrivare anche tutti i dirigenti del partito milanese e lombardo.