Milano

Tangenti Lombardia, la politica locale tace. Forzisti: "Colpiscono sempre noi"

Maxi operazione a Milano, tangenti e arresti. Politica lombarda reagisce in modo cauto

Tangenti Lombardia, la politica locale tace. Forzisti: "Colpiscono sempre noi"

Di Fabio Massa

Un colpo a freddo. Da tempo giravano voci di possibili inchieste con vari epicentri: la solita immancabile sanità (teatro di scandali nel passato in epoca formigoniana), nel settore delle opere e via discorrendo. Nessuno però si aspettava che a essere colpiti sarebbero stati Fabio Altitonante e Pietro Tatarella, copia indissolubile di amici che si erano fatti corrente, impegnati nell’elezione di Tatarella al parlamento europeo.

In un lontano passato si era favoleggiato di rapporti non proprio limpidi, ma le malelingue in politica abbondando e non vi erano state evidenze di nulla. Tanto che Fontana non aveva avuto problemi a mominare Altitonate sottosegretario.

La politica lombarda reagice a caldo in modo molto prudente, bisogna capire quali sono le implicazioni, le accuse e le tesi dell’accusa. Elementi per adesso sconosciuti. 

I Forzisti però, seppur non dichiarandolo, vedono una strana tempistica e soprattutto commentano il fatto che malgrado un ridotto potere rispetto al passato gli obiettivi sono sempre loro.

C'è poi il lato umano, da fonti di Affaritaliani.it Milano, uno degli arrestati avrebbe avuto un grave lutto in famiglia proprio ieri.

Tutto tace all’ultimo piano di Palazzo Pirelli dove il governatore attende le carte. Per adesso ne esce molto bene poichè risulta essere parte lesa avendo rifiutato un offerta del chiacchieratissimo Caianiello, uno dei ras della sua Varese.

Tuttavia ci sarà il tempo di scatenare miriade di polemiche quando saranno pubblicate la carte.

fabio.massa@affaritaliani.it

 

 







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