Milano

La proposta verde è come il prezzemolo: un po' ovunque quindi da nessuna parte

di Fabio Massa

La sensibilità ambientale diffusa dovrebbe sancire il successo dei Verdi, ma i verdi non sono solo nell'omonimo partito politico, sono a destra e a sinistra

Milano, la proposta verde è come il prezzemolo: un po' ovunque quindi da nessuna parte

Vedrai che alle prossime elezioni tutto questo stress ambientalista verrà spazzato via. Promessa disattesa, almeno la volta scorsa, nel 2016, a Milano. E vedremo nel 2021 se il capoluogo lombardo rimarrà diviso in uno schematismo un po' vecchio: destra partito dell'auto, sinistra partito del monopattino e del bike sharing. Che poi, se ci si pensa, nella semplificazione auto vs monopattino c'è un po' tutto. La retorica delle periferie (quelli che vengono da fuori, con l'auto) contro il centro (che non prendono l'auto per fare i 10 minuti che li separano dagli uffici). Differenti tipi di lavoro: quelli che prendono il furgone, il camioncino, gli operai con le scarpe antifortunistiche scomodissime, contro quelli col mocassino di Church che pranzano da Cracco in Galleria. Stereotipi, ovviamente. Suddivisione troppo semplicistiche. Perché con tutta evidenza e con tutta probabilità la vocazione ambientalista e tematiche affini sono penetrate nei milanesi, e di periferia e del centro.

A nessuno, con tutta evidenza, piace respirare smog. Dovrebbe essere il miglior brodo di coltura per allevare nuovi elettori Verdi. E i Verdi, a questo punto, dovrebbero essere una delle maggiori forze in città. E invece no. I Verdi sono uni e trini, o di più. Un po' perché la loro irrilevanza è dovuta al fatto che tutti i partiti, anche quelli di centrodestra, dicono che l'ambiente importante e bla bla bla. La nettezza di auto contro monopattino sfuma quando si parla di sostituzione delle caldaie (sono tutti a favore) e tumori ai polmoni dei bambini (sono tutti contro, of course). Ma torniamo ai verdi. Ci sono i Verdi-verdi. Quelli della co-portavoce nazionale Elena Grandi: una delle più dure a criticare Beppe Sala per la storia del parco Bassini. Poi ci sono i verdi alla Fedrighini, che non è d'accordo con quello che dicono i verdi verdi contro Sala e non è d'accordo con l'idea di andare da soli alle elezioni. E poi c'è proprio Sala, che ha spiegato che vorrebbe un partito socialista e verde, e che punta sui temi ambientali a ogni piè sospinto. Dunque, la proposta verde è come il prezzemolo: ce ne è un po' ovunque. Il che vuol dire che, forse, non è proprio da nessuna parte.

fabio.massa@affaritaliani.it 








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