Milano

La quinta dimensione: da aspirazione alla libertà a tirannia della schiavitù

Iezzi( Swascan): "Il Darkweb ha avviato la democratizzazione del cyber crime e non solo"

"La quinta dimensione: da aspirazione alla libertà alla tirannia  della schiavitù"

La chiamano esperienza del metaverso. Con una certa soddisfazione. Racchiude in sé i germogli di un nuovo futuro. Idealmente migliore. Dove con la realtà aumentata potrò entrare da casa in un negozio e toccare, come se nel negozio ci fossi davvero, i prodotti che voglio comprare.  È l'idea del mondo a portata di mano con un click. La panacea del capitalismo moderno e della voracità consumistica. La massima resa con il minimo sforzo. L'integrazione di reale e virtuale, potendo ottenere ingenti guadagni. Non solo.Si potrà eterodirigire il comportamento delle persone condizionandone gli atteggiamenti. Le scelte, persino le proprie inclinazioni morali.

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Come ogni idealità, infatti,  la realtà  digitale ha anche il suo lato ombra.

Attraverso il mondo del metaverso  sarà possibile creare un data- base dei comportamenti di ciascun individuo e di ogni azienda. Si potrà  programmare il comportamento umano non solo facilitando le mete d'accesso preferite, in anticipo. Ma si potranno addirittura preconizzare i comportamenti delle persone. Si potrà  controllare che determinate patologie o perversioni restino costantemente monitorate, arrivando a prevenire le azioni "moralmente sbagliate"

Nel metaverso la realtà potrà essere manipolata

Nel metaverso infatti la realtà potrà  essere modulata, controllata, manipolata. Potrà così  accadere che nel metaverso i comportamenti contra legem, vengano pensati prima dalle macchine, che leggeranno i pensieri attraverso gli algoritmi, determinando da soli il destino delle persone. E sarà possibile reprimere i comportamenti assimilati come non congrui. Sotto l'egida di una sola persona che, attraverso il controllo di quegli stessi algoritmi, avrà  facoltà di sancire cosa sia lecito e cosa moralmente discutibile, incentivando o fermando determinati comportamenti.

Il mondo del metaverso è  già  oggi un mondo parallelo, in grado d'inficiare la realtà. Consente gia oggi, alle persone, di acquisire dentro la realtà  virtuale un passaporto contraffatto o un tampone positivo sottratto all'identità  reale di una persona per assegnarlo ad un'altra, che avrà cosi liceità  d'incidere e inquinare gli scenari della realtà; cosi come potrà farlo la facilità  d'accesso al darkweb per assoldare un killer che elimini un nemico scomodo, o consenta l'acquisto di armi o più  semplicemente l'accesso a documenti riservati di aziende private, dando il via a processi di spionaggio in grado di mutare gli assi economici, declinando possibili nuove alleanze a loro volta in grado di riflettersi sugli andamenti dei mercati borsistici e sulle assunzioni o sui licenziamenti delle aziende quotate in borsa. Il metaverso quindi non solo come 'terapia' olistica atta ad incrementare il benessere ma anche come malattia oncologica del sistema, che si può tradurre in cyber attacchi, in pirateria informatica, in grado d'inquinare la politica, l'economia, l'informazione, la cultura di un popolo, di un continente.

Baldoni (Agenzia per la cybersicurezza nazionale): "Quest'anno sono aumentati molto gli attacchi"

La recente dichiarazione del direttore dell'agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, conferma come attuale questo rischio:  "Quest'anno sono aumentati molto gli attacchi, sono incrementati un mese prima del 24 febbraio e c'è stato poi un grosso aumento degli attacchi in agosto".  "Sono stati toccati anche settori particolarmente sensibili, energia e sanità, e le nostre analisi e quelle dei grandi fornitori di sicurezza informatica fanno vedere come mediamente il numero di attacchi sia cresciuto di più rispetto ad altri Paesi - continua - Ciò si può connettere anche a situazioni geopolitiche, ma questi sono i dati, fermo restando che è un problema di scala mondiale".

Iezzi (Swascan): "Attacchi hacker, aumentato l'interesse verso l'Italia"

“Le dichiarazioni del direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, confermano quanto rilevato dal team SoC e Threat Intelligence di Swascan proprio nei mesi estivi”, commenta Pierguido Iezzi, CEO di Swascan – azienda milanese parte del polo cyber di Tinexta Group. La correlazione tra l’aumento degli attacchi, prosegue l’esperto,  è sicuramente legata a due fattori. Da una parte l’aumento delle attività da parte delle gang di Criminal Hacker, in grado di appropriarsi di credenziali e dati sensibili con sempre più facilità; dall’altro della schiera sempre più vasta di strumenti di hacking “pronti all’uso” e acquistabili nella parte oscura della rete, il Dark Web.

“All’inizio di settembre abbiamo analizzato il fenomeno, confermando come l’interesse per il nostro Paese fosse aumentato. Le “inserzioni”, in cui vengono venduti – ma anche richiesti – i dati privati, tra cui le credenziali, dei nostri connazionali erano infatti “esplosi” tra giugno e agosto, con un incremento del 357%, di richieste da parte di Criminal Hacker. Queste, se abusate tramite specifici strumenti di hacking – in vendita negli stessi meandri oscuri della rete e pronti all’uso – potrebbero spiegare anche l’innalzamento del numero degli attacchi. “Il crimine informatico è cambiato, chi ha le competenze ora “vende” i propri prodotti agli aspiranti adepti del Cyber Crime. La barriera d’ingresso è crollata per chi vuole entrare nel mondo del crimine digitale”.

La quinta dimensione tra darkweb e realtà

Una quinta dimensione che nasce dalla somma di virtuale e reale, di darkweb e realtà. Una commistione che apre scenari inquietanti, come la patente a punti dei comportamenti ritenuti congrui dall'unico dominus in grado di controllare capillarmente la singola realtà social e allo stesso tempo di quella reale, disponendo di miliardi di dati, liofilizzati in algoritmi come per altro già accade nella Cina comunista. Per questa ragione occorre un monitoraggio costante ma soprattutto l'istituzione di 'barriere' che proteggano le informazioni riservate di una nazione. Al fine di eludere il rischio che l'aspirazione all'esercizio di una libertà compiuta, individuale e collettiva, non si trasformi in dittatura, in 'reductio ad unum.' La tutela dei confini di una sovranità compiuta - oggi - deve avvenire innanzitutto nel mondo cosidetto virtuale. Sempre più reale.







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