L'Iss: "Lombardia ha corretto dati dei contagi". Ma Regione: "Non è rettifica" - Affaritaliani.it

Milano

L'Iss: "Lombardia ha corretto dati dei contagi". Ma Regione: "Non è rettifica"

In base all'integrazione dei dati, l'indice Rt in Lombardia è inferiore a 1. L'Iss parla di "correzione di dati", per Regione è semplice aggiornamento

Rt, Regione contesta l'Iss: "Nessuna richiesta di rettifica ma necessario aggiornamento"

“Nessuna richiesta di rettifica, ma un necessario aggiornamento di un ‘campo del tracciato’ , tracciato che quotidianamente viene inviato all’Istituto Superiore di Sanità”. Lo ha specificato nella serata di ieri in una Nota Regione Lombardia, in merito ai dati sulla sorveglianza epidemiologica forniti da Regione stessa. “Azione, condivisa con l’Istituto Superiore di Sanità - prosegue la nota - resasi necessaria a fronte di un’anomalia dell’algoritmo utilizzato dall’ISS per l’estrazione dei dati per il calcolo dell’Rt, segnalata dagli uffici dell’assessorato al Welfare della Regione e condivisa con Roma”. La nota lombarda prende dunque le distanze da quella dell'Iss che parla invece esplicitamente di una "rettifica fornita da Regione Lombardia"

 

L'Iss: "La Regione ha corretto i dati dei contagi", Lombardia verso la zona arancione

"I dati della sorveglianzaepidemiologica Covid-19 forniti dalla Regione Lombardia il 20 gennaio cambiano il numero di soggetti sintomatici notificati dalla stessa Regione. Pertanto, una rivalutazione del monitoraggio si rendenecessaria alla luce della rettifica fornita dalla Regione Lombardia", questa è la conclusione a cui è giunto dell'Istituto superiore di sanità dopo l'integrazione di dati forniti dalla Lombardia, all'attenzione della Cabina di regia, ancora riunita.  (QUI IL DOCUMENTO COMPLETO)

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"Per la settimana di monitoraggio 4-10 gennaio 2020 in Lombardia -si legge - sulla base dei dati forniti il 13 gennaio 2021, rettificati solo per la parte relativa alla sorveglianza epidemiologica il giorno 20 gennaio la regione mantiene la classificazione di rischio alto, ma in presenza di uno scenario di trasmissione compatibile con uno scenario 1". A cambiare non è il rischio di trasmissione dell'epidemia, ma il valore Rt, che viene calcolato sulla base dei casi sintomatici di Covid-19. In base all'integrazione dei dati fornita il 20, l'indice Rt in Lombardia è inferiore a 1.

 QUI IL DOCUMENTO COMPLETO

I guariti dal 12 ottobre mai depennati dagli elenchi

A far emergere definitivamente il problema, ricostruisce il Corriere oggi, una lunga telefonata tra l’epidemiologo Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler di Trento, che fa i conti per il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità, e l’epidemiologo dell’assessorato alla Sanità della Lombardia, autore dei report di Regione Lombardia sui contagi. Sarebbe emerso che nei report compilati da Regione continuavano a comparire centinaia di guariti, specie quelli successivi al 12 ottobre. Questo perchè nella descrizione del loro stato clinico non era specificata la loro guarigione e quindi continuavano a "fare numero". Una mancata compilazione del campo dei sintomi che Regione ha giustificato spiegando che non sarebbe stata obbligatorio e sarebbe anzi stata una forzatura effettuarla. Si attendeva insomma che qualcuno specificasse che i guariti non dovevano essere conteggiati. "Equivoco" chiarito solo ora.








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