La Regione e il nodo di Brescia. Trattative ad Arcore sui seggi
Regione Lombardia, il nodo delle Comunali a Brescia nella trattativa tra Lega e Forza Italia. Ma c'è anche la complicata partita sui collegi. Inside
di Fabio Massa
Il nodo Brescia ma non solo sulla questione di Regione Lombardia. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, la vicenda della candidatura di Regione Lombardia, con la successione designata e annunciata piu volte da Matteo Salvini, ovvero l'avvocato varesino Attilio Fontana, non è ancora chiusa perchè si interseca in modo molto stretto con tutta un'altra serie di questioni da risolvere ai tavoli tecnici e politici di Arcore.
Primo fra tutti, la questione dei collegi. La Lega avrebbe avanzato una proposta irricevibile per Silvio Berlusconi. Ovvero quella di rinunciare alla presidenza della Regione Lombardia, che comunque spetterebbe al Carroccio, in cambio di un aumento del 10% nei posti dei collegi uninominali sicuri. Proposta irricevibile per il presidente di Forza Italia, poichè la vera partita nazionale, come è ovvio, non si giocherà sulla percentuale elettorale, ma sul numero di parlamentari di ogni singola forza politica. E Berlusconi sa che avere più parlamentari della Lega gli garantirebbe la chance di esprimere lui il candidato premier. Magari proprio quel Roberto Maroni che si è offerto nella conferenza stampa di ieri e che ora, pare, sia in mezzo a un guado difficilissimo, poichè parrebbe, da voci di via Bellerio, che Salvini non sarebbe intenzionato a candidarlo in Parlamento. Ma le trattative sono in corso e il Governatore uscente ha molte fiches da mettere sul tavolo.
Tornando ad Attilio Fontana, la Lega è molto sicura del fatto suo, al punto che la presentazione ufficiale che doveva essere in un primo tempo lunedì pomeriggio alle 18, e poi stamattina alle 11, sarebbe stata spostata comunque a strettissimo giro per domani pomeriggio, dopo il necessario passaggio di Fontana con Arcore (personale o telefonico). Quel che è certo è che Fontana sta già iniziando a pensare al suo staff, poichè l'altro punto di trattativa sarebbe parimenti davvero indigesto per gli azzurri e specialmente per la coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano infatti, il Carroccio, oltre al 10% in più dei seggi, avrebbe chiesto anche di risolvere in suo favore la complicatissima partita di Brescia. Nel secondo Comune più popoloso e ricco di Lombardia, infatti, si va al rinnovo della Giunta e del sindaco nella prossima primavera. Forza Italia vorrebbe a tutti i costi (e bisogna sottolineare che Mariastella Gelmini è bresciana) candidare o Giuseppe Romele oppure l'ex sindaco Adriano Paroli. La Lega invece potrebbe aspirare a piazzare o Fabio Rolfi o Simona Bordonali, attuale assessore alla sicurezza in Regione Lombardia. E' indubbio che in caso di vittoria del centrodestra, le scelte su Brescia avranno un peso sul territorio di grandissima rilevanza: A2A, l'aeroporto di Montichiari, tutta una miriade di partecipate e cda, dipendono infatti in certa misura dalla potentissima amministrazione bresciana. Insomma, i nodi sono tanti. E se pure esiste una via per far diventare azzurra la Regione verde, questa è di difficilissima percorribilità. Anche se i colonnelli azzurri ci stanno lavorando alacremente.
Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, avrebbero già dato il via libera ad Attilio Fontana e sarebbero pronti a schierarsi immediatamente fin da domani pomeriggio, giorno della presentazione.