Milano

La Russa Jr: ipotesi "stupro di gruppo". Sui social della ragazza video osé

a cura della redazione

Leonardo Apache La Russa indagato per violenza sessuale. Il racconto della vittima: "Mi avevano spogliato (...). Tremavo e scrivevo alle mie amiche"

Figlio di La Russa: il ruolo di dj Nico e l'ipotesi di "stupro di gruppo"

L'inchiesta che vede indagato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, è a un primo snodo importante.  I pubblici ministeri hanno sentito oggi la ragazza che lo ha denunciato cos'e' successo tra il 17 e il 18 maggio alla discoteca Apophis e la mattina dopo quando, al risveglio, la 22enne ha scritto di essersi trovata "nuda" a casa La Russa e di avere appreso dallo stesso Leonardo che lui e un amico, indicato nella denuncia come Dj Nico, avrebbero avuto dei rapporti sessuali con lei "incosciente". Il secondo giovane, che avrebbe dormito a casa La Russa, e' stato identificato nelle ultime ore ma al momento non e' indagato. Qualora dovesse esserlo, l'ipotesi di reato si riqualificherebbe in "stupro di gruppo".  Oltre alla giovane, secondo quanto si è saputo, saranno ascoltate anche due ragazze, tra cui un'amica della 22enne, che erano alla serata in discoteca lo scorso 18 maggio. Da quanto si apprende a oggi non è stato sequestrato il telefono del terzogenito di Ignazio La Russa per una serie di criticità tecnico-giuridiche. 

La ricostruzione della vittima: "Mi avevano spogliato. Scioccata, tremavo e scrivevo alle mie amiche mentre ero nel letto"

In attesa che vengano ascoltate le tre amiche coinvolte nella vicenda, si cerca di capire quali altri elementi interessanti per le indagini possano ancora emergere. La prima è l'amica a cui la presunta vittima di stupro scriverà in chat la mattina del 19 maggio. Nella sua ricostruzione, la ragazza spiega: "Leonardo dichiaro' che Nico si era fermato a dormire in un'altra stanza nel medesimo appartamento. Mi avevano spogliato (...). Scioccata, tremavo e scrivevo alle mie amiche mentre ero nel letto, richiedendo anche alla mia amica il perche' fossi da sola a casa di Leonardo e dove lei si trovasse".

Il referto del centro antiviolenza e le sostanze assunte dalla giovane

Dopo il 3 luglio, ricevuta la querela, la Procura ha aperto un'inchiesta per violenza sessuale a carico di la Russa e nelle scorse ore ha identificato l'amico dj, che potrebbe aver preso parte ad una violenza di gruppo. Stando a quanto riferito da fonti giudiziarie, allo stato il dj non è indagato, anche perché non è stata completata del tutto la procedura di identificazione. Il cellulare di la Russa junior al momento non è stato sequestrato, mentre gli investigatori lavorano su molti elementi, come le analisi di altri telefoni, immagini di telecamere di sorveglianza e testimonianze. Dal referto medico stilato al centro antiviolenza della clinica Mangiagalli, risulta che la ragazza aveva assunto cannabinoidi, cocaina e tranquillanti, questi ultimi, a suo dire, per problemi d'ansia. 

La Russa Jr. e l'accusa di stupro. Ecco chi è G., la presunta vittima

Di G. - la ventiduenne che ha denunciato il figlio dell’esponente di Fratelli D’Italia- finora che cosa sappiamo? Qualcuno ha fatto in tempo a sbirciare sul suo profilo Instagram? Difficile, perché lo aveva già chiuso quando è scoppiata tutta la polemica che sta tenendo con il fiato sospeso l’Italia... Non tutto è stato chiuso, però, perché manca all’appello il suo profilo di TikTok, che pullulerebbe ancora di video.

Come riporta Libero Quotidiano citando il Corriere della Sera, "il primo che compare successivamente alla fatidica notte del presunto stupro è di tre giorni dopo, esattamente il 22 di maggio". Un video in cui la ragazza si mostrerebbe in pose provocanti. Ma, riporta sempre Libero Quotidiano, c’è dell’altro, perché G. farebbe anche dei riferimenti sessuali nelle sue performance, come in un video corredato dal seguente testo: "'Quando sono a letto con uno e mi chiede scusa per uno schiaffo sul culo (lo fa intendere mettendo l’emoji di una pesca)' e il tutto è accompagnato da G. che dice 'Non mi fai male' e fa una smorfia".

Libero Quotidiano precisa: nessuno vuole fare il processo alla presunta vittima. E il fatto che siano presenti questi video ovviamente non dimostra che la violenza non c’è stata. Lo stupro non è mai legittimo, ma saranno i giudici, con tutti gli elementi che hanno e di cui noi non siamo in possesso, a stabilire se sia stato o meno violato il codice penale quella sera a casa di Leonardo La Russa.







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