Milano
La sfida di Bernardo ai partiti: addio se non ci sono soldi e unità
Dopo che il candidato del centrodestra a Milano Luca Bernardo ha minaccia il ritiro, le forze di centrodestra saldano l'anticipo per la campagna elettorale
Difficile che si ritiri. Anzi, quasi impossibile per chi lo conosce bene. Però è indispettito, e non poco, Luca Bernardo. Il candidato sindaco di centrodestra a Milano è sotto un fuoco di fila: i sondaggi che lo danno assai indietro, Matteo Salvini e Giorgia Meloni che litigano per interposta persona (ovvero Vittorio Feltri), eccetera eccetera. Dove, nell'eccetera eccetera, ci sono molte cose.
Difficile, quasi impossibile, che si ritiri Bernardo. Che però non smentisce le voci di un suo possibile ritiro, che suonerebbe come una vera e propria catastrofe per il centrodestra milanese, privo di un candidato in una delle due piazze più importanti in assoluto tra tutte le amministrative in Italia. A che gioco gioca Bernardo?
A mettere con le spalle al muro i partiti, che - pur sollecitati - non hanno ancora cacciato un euro. I soldi li ha messi solo lui e l'amico Guido Della Frera. L'ha detto Della Frera al Corriere, e non è successo nulla. L'ha detto lui stesso a True Show su Telelombardia, e non è successo nulla. Quindi, inizia a paventare il fatto che non ci sarà attenzione alla sua candidatura, potrebbe anche decidere di ritirarsi. E sul comizio finale? O ce ne sarà uno, tutti insieme, con anche Silvio Berlusconi, o non ce ne sarà nessuno. Questa la sua posizione - secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano. Una tattica, forse. Una minaccia. Che come tutte le minacce, per funzionare, devono avere un fondo di verità.
fabio.massa@affaritaliani.it