Milano
La statua di Montanelli imbrattata: "Razzista e stupratore"
E così, dopo tanto parlare di rimuovere la statua di Montanelli sull'onda delle proteste per la morte di George Floyd dagli States propagatesi per tutto il mondo, è arrivata la vernice rossa, e una scritta (peraltro vergata pure male) che lo appella "razzista stupratore". La foto, che sta circolando all'impazzata su Facebook ha raccolto reazioni di sdegno. Tra i più duri e netti l'ottimo assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno: "L'atto vandalico è sempre intrinsecamente e culturalmente squadrista. Compiuto nell'anonimato, di nascosto, oltraggiando spazi e beni pubblici, portando violenza. Non è difficile: democratico è chi manifesta il proprio pensiero con coraggio e rispetto, a fronte alta; il vandalo è propriamente, e tecnicamente, uno squadrista." Sotto a un post di Alberto Giannoni del Giornale interviene anche il presidente ANPI Roberto Cenati: "Gesto odioso compiuto contro un grande giornalista. Ricordiamo poi che la statua dedicata a Montanelli è stata eretta a pochi metri di distanza dal luogo in cui il giornalista fu gambizzato dalle Brigate Rosse nel 1977. Siamo di fronte a una deriva iconoclasta che colpisce Churchill, Gandhi, Cristoforo Colombo, Abramo Lincoln. La situazione ci deve molto preoccupare". Si potrebbe pensare che questo è il frutto della presa di posizione dei Sentinelli di Milano, ma in effetti non è proprio così. I Sentinelli avrebbero voluto un dibattito su una rimozione. Qui invece ci sono degli ignoranti che nel buio della notte e delle loro coscienze hanno agito facendo del male alla stessa loro causa.
fabio.massa@affaritaliani.it