Milano
La street-art conquista gli spazi comunali in via Amari
Per la prima volta uno spazio comunale ospita la street art: apre martedì alle 16, con ingresso libero, la mostra nell’hangar di via Amari. Si tratta di un’iniziativa nell’ambito di Chained, un progetto sull’arte di strada in città promosso dalla Galleria Wunderkammern in collaborazione con l’Amministrazione comunale, MM, l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna.
La mostra sarà aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 16 alle 20 e chiuderà il prossimo 31 luglio. Oltre che in via Amari, sarà allestita una mostra all’Instituto Cervantes di Milano. Sono state, inoltre, realizzate opere in strada a Quarto Oggiaro in via Vittani e via Simoni e alla fermata della linea 7 degli Arcimboldi all’Ateneo Nuovo della Bicocca. I nove artisti chiamati alla realizzazione dei lavori sono tra i più importanti sulla scena dell’arte urbana: 2501, Atomo, Borondo, BR1, C215, Max Rippon, Sam3, Sten Lex ed Edoardo Tresoldi. Tema di Chained è quello di Expo2015 "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Partendo dal concetto di catena alimentare, struttura ecologica naturale, gli artisti di Chained indagano le complesse dinamiche che legano gli esseri umani alla natura della quale fanno parte. Una catena di esperienze umane e artistiche che vanno ad amplificare lo spettro di punti di vista sul tema dell’Expo, nel versante dell’arte e della creatività. Il progetto esplora inoltre un altro fondamentale concetto della natura: l’evoluzione e la sua casualità. I nove artisti presentano nuove opere realizzate in esclusiva per il progetto. Le opere, situate nella sede principale di via Amari 18, saranno realizzate con diverse tecniche e materiali, e comprenderanno anche sculture e installazioni. All’Istituto Cervantes in centro storico saranno invece esposti i lavori dei due artisti spagnoli Borondo e Sam3, tra i quali un’opera di Borondo pensata appositamente per la facciata dell’istituzione e visibile da via Dante.
L'iniziativa non piace a Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio di Milano e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, che commenta: "Il civismo arancione è già un ricordo, gli effetti di #NessunotocchiMilano sono già finiti. Pisapia sindaco dalla politica schizofrenica: prima si batte per il decoro urbano e organizza i 'Cleaning day' volti alla pulizia dei muri e poi, assegnando addirittura spazi comunali per le loro mostre, incentiva e premia gli imbrattatori di quella che lui chiama 'street art'. Con la concessione dello spazio comunale di via Amari 18 e dell'Istituto Cervantes, in pieno centro storico, il sindaco non sta facendo altro che legittimare gli imbrattatori e i loro murales. E non è la prima volta che il sindaco sostiene questo tipo di iniziative: definisce 'street art' gli edifici imbrattati e accoglie a Palazzo Marino i writers, premiandoli addirittura, come accaduto in zona 6, con attrezzature e colori per continuare a imbrattare. Dove è finito lo spirito civico del post Black Bloc "Giù le m ani da Milano" che comprendeva l'operazione di pulizia dei muri messa in atto da associazioni di volontari e comitati? Chieda ai cittadini che si ritrovano i muri delle proprie case devastati dalle scritte e da quella che lui chiama 'street art' che cosa ne pensano. Tutto questo non ha alcun senso. Pisapia dia un segnale alla città nella lotta contro il degrado.